La questione degli ambiti territoriali contemplati dalla legge 107 comincia a prendere corpo. Dopo la nota del Miur, gli Uffici Scolastici regionali (USR) si sono messi al lavoro e hanno iniziato a definire gli ambiti. Al momento sono solamente 5 le regioni in cui sono stati comunicati e resi consultabili. La formazione degli ambiti territoriali è necessaria per poter poi effettuare le operazioni di mobilità, che come previsto dalla legge 107, comporterà per diversi docenti l’assegnazione di una titolarità su ambito, anziché su scuola. I docenti titolari di ambito, in seguito, dovranno attendere la chiamata del dirigente scolastico che consentirà loro di avere un incarico triennale e rinnovabile.
In base alla nota del Miur, è stato stabilito che le dimensioni previste siano sub provinciali e che non possono includere scuole di diverse province o regioni. L’ambito territoriale deve includere sia scuole del primo ciclo che del secondo e per intero (anche le sezioni staccate).
Il numero di alunni, nella norma dovrebbe essere compreso fra 22mila e 40mila, salvo alcune eccezioni in cui potrà raggiungere il tetto di 60mila ( specificamente nelle aree metropolitane) o scendere al di sotto dei 22mila ( all’interno delle zone poco popolate). A definire gli ambiti territoriali della propria regione sono stati già 5 USR. Ogni docente delle fasi B e C avrà la titolarità su ambito. Nel dettaglio gli usr già definiti.
- Emilia Romagna 22 ambiti
- Molise 4 ambiti
- Toscana 22 ambiti
- Sicilia 26 ambiti
- Puglia 22 ambiti
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10/02/2016