Sull’Università degli studi di Palermo incombe lo spettro del parcheggio a pagamento, nonostante le proteste degli studenti.
La passata amministrazione Lagalla, nel 2009, stipulò una convenzione con l’Ati (Associazione Temporanea di Imprese) costituita da Elton S.r.l., Medprom S.r.l. e Autoservizi Inzerillo S.r.l. per la realizzazione di Uniparking.
Gli abbonamenti arriveranno a costare 50,00€ per gli studenti e sino a 170,00€ per i docenti.
Gli studenti non ci stanno e già da mesi hanno fatto partire una mobilitazione di protesta, anche sul web, attraverso la campagna NOuniparking.
Gli introiti ricavati dalla sottoscrizione degli abbonamenti, peraltro, non entreranno nelle casse dell’Università ma in quelle delle società che si sono aggiudicate l’appalto. Ed è proprio questo, oltre al disagio economico, a far storcere il naso a tutti gli studenti che giornalmente si recano in viale delle Scienze per seguire le lezioni e svolgere la loro quotidiana attività.
La nuova “tassa” avrà un impatto non indifferente nelle tasche degli studenti e delle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti. Il singolo ingresso alla cittadella, inoltre, costerà 1,00 € l’ora per ogni macchina, 0,50 € per i motori. Su Facebook è nato un gruppo, chiamato “Questione parcheggi a pagamento all’Unipa”, che da mesi sta monitorando la situazione.
Qui di seguito trovate il servizio realizzato dagli studenti, che hanno intervistato l’attuale rettore Prof. Fabrizio Micari, l’ex rettore Prof. Roberto Lagalla, l’avv. Francesco Leone e alcuni rappresentanti degli studenti.
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11/03/2016