E’ arrivato, da parte del Ministero di Marianna Madia, lo stop al contratto sulla mobilità. Infatti tante, troppe, appaiono le perplessità in merito: molti i punti controversi che secondo il Ministero dell’economia vanno oltre le indicazioni dettate dalla legge 107.
Il dito viene puntato contro la “chiamata diretta”, che viene procrastinata di un anno per alcuni docenti. Si tratta di rilievi su cui vi avevamo già informato (clicca qui per leggere l’articolo) : il nostro staff legale, infatti, ha monitorato la situazione sin dall’origine. A tal fine abbiamo predisposto una diffida, come annunciato nelle news precedenti, al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nella persona del Ministro pro-tempore, per adempiere in autotutela, affinché il CCNI 2016/2017 osservi le disposizioni normative di cui ai commi 108 e 196 della L. 107/2015, con riguardo alla mobilità straordinaria degli assunti entro l’anno scolastico 2014/2015 per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale ex comma 108 L. 107/2015, in ossequio al principio, costituzionalmente garantito, della parità di trattamento tra quest’ultimi e gli assunti nelle fasi B e C ex comma 98 della L. 107/2015 (scarica qui di seguito).
La trattativa del Miur con i Sindacati, che aveva portato alla pre-intesa con la quale si sarebbero potuti salvare dagli ambiti territoriali e dalla chiamata diretta solo i docenti immessi in ruolo fino al 2014/15, è fallita, troncata dal parere negativo del DEF. Adesso, quindi, si attende un decreto attuativo che definisca gli ultimi dettagli di un piano di deregulation del reclutamento.
Naturalmente, la tempistica annunciata dal MIUR stesso slitterà, andando oltre la normalità e rischiando di non avere a disposizione tutti i posti disponibili per le assunzioni.
Vi ricordiamo che abbiamo anche creato un apposito gruppo Facebook “Ricorso mobilità CCNI 2016” (Clicca qui per iscriverti), al fine di offrire informazioni utili sulle illegittimità da far valere in giudizio.
07/04/2016