Novità sull’esame abilitazione forense 2016/2017: il Ministero con circolare obbliga le Commissioni a motivare
Lo scorso mese sono stati resi noti i risultati della prova scritta dell’esame di abilitazione forense, sessione 2016/2017.
In questi giorni, il nostro studio è stato “inondato” dalle segnalazioni dei candidati non ammessi alla prova orale che ritengono di essere stati estromessi dalla procedura abilitante ingiustamente.
Finalmente, una volta effettuato l’accesso agli atti per alcuni candidati, è stata acquisita una nota del 13 gennaio 2017 con la quale il Ministero della Giustizia ha “invitato” le Commissioni esaminatrici ad adottare un unico modello per la valutazione delle prove. Ciò al fine di adottare modalità di correzione “volte a meglio soddisfare i criteri della trasparenza e della omogeneità dei giudizi delle prove scritte”.
Ricorso abilitazione forense, difetto di motivazione e mancata parametrazione del voto
Secondo quanto previsto da questa nota, vincolante per ogni Corte di Appello, il giudizio di non idoneità numerico doveva essere accompagnato da una motivazione che rendesse manifesto al candidato l’iter logico giuridico seguito dall’esaminatore per addivenire a quella precisa valutazione oppure doveva essere reso secondo le modalità seguite, per esempio, dalla Corte di Appello di Venezia:
Il giudizio di insufficienza, pertanto, doveva essere espresso dalla commissione esaminatrice facendo ricorso ai criteri di valutazione che la stessa è addetta a predeterminare. Il voto finale invece si doveva determinare sommando tutti i punti ottenuti negli altri criteri e dividendo il totale per 8.
Così però non è stato!
Ricorso abilitazione forense, quali sono le Corti d’Appello che hanno errato
Quanto indicato dal Ministero, infatti, non ha trovato riscontro nella concreta attività di correzione posta in essere dalle diverse corti d’appello che, o si sono limitate a motivare solo mediante voto numerico, senza fare ricorso alla griglia di parametrazione ovvero hanno utilizzato come motivazione delle mere formule di stile, per tutti i candidati identiche (per esempio: “elaborato insufficiente”; “insufficienza dei seguenti criteri…” etc…).
La direttiva non è stata rispettata dalle seguenti Corti d’Appello (di espletamento della prova):
- Milano
- Palermo
- Bari (motivazione con mere formule di stile)
- Messina
- Caltanissetta (motivazione con mere formule di stile)
- Potenza
- Roma
Ricorso abilitazione forense, perché quando e come aderire
Nonostante l’orientamento contraddittorio assunto da qualche Tribunale Amministrativo regionale, riteniamo che questa novità possa fondatamente indurre il Giudice ad accogliere i ricorsi, posto che è lo stesso Ministero a dire espressamente alle Commissioni esaminatrici che “Per ogni criterio la Commissione dovrà attribuire un voto – espresso in cinquantesimi -…
Per determinare il voto sintetico della prova oggetto di valutazione occorre dividere il totale dei voti per arrotondamento all’unità superiore nel caso di decimale da 0,6 in su, e all’unità inferiore nel caso di decimale inferiore a 0,6.
Resta ferma la facoltà di ogni Sottocommissione, in deroga al voto sintetico, di assegnare un voto di insufficienza dandone adeguata motivazione“.
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13/04/2022
