Giornata storica quella di ieri al Tar Palermo: i giudici della terza sezione, ribaltando un proprio precedente orientamento, hanno accolto i nostri ricorsi avverso la bocciatura alla prova scritta dell’esame per l’abilitazione forense. Con tre diverse ordinanze, n. 1229, 1230, 1231, il Collegio giudicante ha fatto propria la nostra tesi sull’insufficienza del mero voto numerico nella valutazione degli elaborati e, per l’effetto, ne ha disposto la ricorrezione degli stessi.
Come avevamo avuto già modo di affermare sin dallo scorso Giugno, “nel caso di valutazione insufficiente che comporti la bocciatura, ma prossima tuttavia alla sufficienza, la commissione è tenuta a motivare succintamente per iscritto le ragioni che hanno indotto alla medesima bocciatura del candidato […] così da imporre una esplicazione fraseologica del punteggio numerico assegnato agli elaborati“. La battaglia che abbiamo portato avanti sino ad oggi, e che ci ha già visti vittoriosi dinnanzi al Tar Milano e al Tar Catania, ha l’obiettivo di assicurare trasparenza e meritocrazia a tutti gli aspiranti avvocati che, ogni anno, devono affrontare la “lotteria” degli scritti.
Da oggi, grazie a queste importanti pronunce, le Commissioni d’esame dovranno obbligatoriamente dare dimostrazione di aver corretto attentamente gli elaborati descrivendo, attraverso un puntuale giudizio, meriti e demeriti dell’autore della prova decretandone, infine, il passaggio o meno alla fase orale.
Una buona notizia, quindi, per tutti i praticanti che i prossimi 15, 16 e 17 dicembre dovranno sostenere l’esame, una grande notizia per il nostro Studio che, contro qualsiasi pronostico, è riuscito a vincere un’ulteriore battaglia sulla strada dell’estensione dei diritti.
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19/04/2017