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Articolo 36: il caso delle Guardie Giurate

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L'assalto armato avvenuto a Sassari ha scosso profondamente la comunità. Le Guardie Giurate sono protette dall'articolo 36 della Costituzione, così come tutti i lavoratori dello Stato. Scopri di più nell'articolo!

Assalto Armato a Sassari: Il malumore delle Guardie Giurate

L’attacco è stato descritto come un’azione paramilitare, con un gruppo di uomini armati che ha assaltato la sede della Vedetta 2 Mondialpol, una delle principali aziende di vigilanza privata. Durante l’assalto, i criminali hanno utilizzato armi da fuoco, mettendo in pericolo la vita delle guardie giurate presenti, in uno scenario di guerriglia urbana. 

Questo evento ha evidenziato le gravi carenze nel sistema di sicurezza e protezione delle guardie giurate, che spesso si trovano ad affrontare situazioni di estrema pericolosità senza un adeguato supporto.

Sciopero e Proteste delle Guardie Giurate

In risposta a questo grave episodio, i sindacati delle guardie giurate, tra cui Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, hanno indetto uno sciopero per il 3 luglio 2024. Questo sciopero è stato accompagnato da sit-in organizzati davanti agli uffici governativi di Cagliari e Sassari, con l’obiettivo di sollecitare una risposta più efficace da parte dello Stato, e di rivendicare l’articolo 36 della Costituzione.

I sindacati hanno chiesto un rafforzamento delle forze dell’ordine e un maggiore supporto per le guardie giurate, che spesso lavorano in condizioni di insicurezza e precarietà. 

La mancanza di un intervento tempestivo da parte delle autorità durante l’assalto è stata duramente criticata, evidenziando le gravi carenze di organico e la mancanza di strumenti adeguati per fronteggiare tali minacce.

Il Ruolo Critico delle Guardie Giurate nel Trasporto di Valori

Le guardie giurate svolgono un ruolo fondamentale nel trasporto di denaro e altri valori per conto di enti pubblici e privati. 

Questo lavoro, già di per sé pericoloso, è reso ancora più rischioso dalla crescente violenza e dalle minacce costanti. 

L’assalto a Sassari è solo l’ultimo di una serie di episodi violenti che hanno messo in luce la vulnerabilità di queste figure professionali. I sindacati hanno sottolineato la necessità di adottare misure straordinarie per contrastare questa escalation di violenza. 

Tra le richieste principali vi è la creazione di tavoli di crisi ad hoc con la partecipazione delle federazioni sindacali, per garantire non solo la sicurezza ma anche la dignità delle guardie giurate, come previsto dell’articolo 36.

Condizioni Lavorative e Remunerative delle Guardie Giurate

In Italia, le condizioni lavorative e remunerative delle guardie giurate sono spesso critiche. Gli stipendi di questi lavoratori sono ai minimi storici, spesso ben al di sotto della soglia di povertà. 

Nonostante la grande responsabilità e il rischio associato al loro lavoro, le guardie giurate ricevono una retribuzione che non riflette adeguatamente i pericoli che affrontano quotidianamente. 

Questa situazione è diventata insostenibile e ha spinto molti lavoratori e sindacati a protestare e richiedere migliori condizioni lavorative, cosa tra l’altro prevista dall’articolo 36. La disparità tra il livello di rischio e la retribuzione ricevuta è un problema che richiede una soluzione urgente e adeguata.

La Battaglia Legale per i Diritti dei Lavoratori

Di fronte a questa situazione, lo Studio Legale Leone-Fell & C. ha deciso di intraprendere una battaglia legale per difendere i diritti delle guardie giurate, basata sull’articolo 36 della Costituzione italiana. 

Questo articolo sancisce il diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto e sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa. 

Lo Studio Legale si sta impegnando per ottenere risarcimenti per coloro che hanno lavorato o lavorano in queste posizioni con salari inadeguati. Negli ultimi mesi, sono state ottenute alcune vittorie significative, che rappresentano un passo importante verso il riconoscimento dei diritti e delle giuste retribuzioni per questi lavoratori essenziali. 

Ad esempio, un nostro assistito ha ottenuto una liquidazione di 11.000€, poiché per cinque anni ha ricevuto uno stipendio più basso rispetto al dovuto (leggi l’articolo completo qui).

Questa battaglia non è solo una questione di giustizia economica, ma anche di dignità e sicurezza per tutti coloro che operano nel settore della vigilanza privata.

Vuoi difendere i tuoi diritti? CONTATTACI!



17/07/2024

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