Qualche mese addietro lo Studio Legale Leone-Fell & Associati ha proposto un’azione collettiva avverso il concorso per il reclutamento di 559 Allievi Agenti della Polizia di Stato. Il predetto concorso, oltre alle irregolarità denunciate nei ricorsi, presentava diverse anomalie che sono state comunicate alle autorità competenti.
Le illegittimità proposte al giudice amministrativo
Al centro della questione vi era la previsione di una illegittima doppia soglia di sbarramento, prevista dal bando, per accedere dalla prima prova concorsuale (scritta) alla seconda (prove fisiche), che abbiamo ampiamente analizzato nei precedenti articoli e che è stata già ritenuta meritevole di censura dai giudici amministrativi del Consiglio di Stato che avevano già parzialmente accolto il nostro ricorso.
Il “concorso truffa” e le segnalazioni all’Authority anticorruzione
In rete diversi canditati hanno parlato di «concorso miracoloso» o ancora di «concorso truffa».
Il motivo attiene alle statistiche stilate al termine della prova. Ebbene, la prima prova si è tenuta il 13 maggio e le risultanze della stessa hanno presentato non poche “stranezze”.
In maniera del tutto stupefacente, infatti, ben 194 candidati non hanno sbagliato nemmeno una delle ottanta risposte, 134 concorrenti hanno commesso un solo errore, e 93 ne hanno commessi solamente 2.
In totale 421 persone hanno “brillantemente” superato il summenzionato test a risposta chiusa, pur non essendo mai stata pubblicata una “banca dati” di riferimento: un vero e proprio record!
Dalle polemiche in rete al provvedimento del Capo della Polizia
Dopo le segnalazioni e le denunce, a fare un passo indietro sul concorso è stato proprio il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno che, con il decreto consultabile cliccando qui, ha annullato la prima prova concorsuale, disponendone la ripetizione.
Più precisamente, il testo del provvedimento afferma che “A seguito delle indagini da parte dell’Autorità Giudiziaria che evidenziano la concreta possibilità che la prova scritta del concorso in oggetto sia stata inficiata da circostanze tali da non garantire la regolarità degli esami, il Signor Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – al fine di salvaguardare gli interessi pubblici volti a garantire l’imparzialità delle operazioni di selezione, si è determinato a revocare il decreto di nomina della commissione esaminatrice del concorso e le operazioni della prova scritta e i relativi esiti.”
Tale attività ministeriale, conferma, tutte le illegittimità denunciate dal nostro studio e conferma l’irragionevolezza delle ultime decisioni negative del Consiglio Di Stato sugli ultimi ricorsi.
Il nostro staff legale intende perseverare nella difesa dei diritti di tutti i ragazzi che sono stati pregiudicati da questa procedura viziata, pertanto monitorerà la situazione affinché venga garantita la possibilità di partecipare ad una selezione concorsuale trasparente e regolare.
14/12/2016