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Concorso 800 Assistenti Giudiziari: FAQ per l’appello cautelare al Consiglio di Stato

Concorso 800 Assistenti Giudiziari 

FAQ – Appello cautelare al Consiglio di Stato

Perché presentare l’appello cautelare?

Riteniamo che proporre l’appello al Consiglio di Stato sia necessario per ottenere l’ammissione alla prova scritta. Con l’appello cautelare impugneremo le ordinanze di rigetto pubblicate dal TAR del Lazio – Roma. Riteniamo necessaria l’impugnazione in quanto il Consiglio di Stato con ordinanza n 899/2017 (clicca qui per leggerla) ha accolto il primo appello cautelare (contenente le censure sul contingente dei posti ) e, pertanto, ha ammesso il ricorrente alla prova scritta (“anche attraverso, se necessario, istituendo una sessione di recupero”).

Chi sarà il Giudice che deciderà l’appello cautelare?

Il Collegio giudicante che valuterà la nostra impugnazione sarà lo stesso, la IV sezione del Consiglio di Stato,  che ha accolto il precedente appello cautelare (ordinanza n. 899/2017) e, pertanto, riteniamo che proponendo l’appello potremo ottenere lo stesso risultato.

Cosa dispone l’ordinanza cautelare n. 899/2017 che ha ammesso i ricorrenti alla prova scritta?

I Giudici hanno ritenuto fondata la questione dell’illegittimità del contingente numerico. Infatti, le ordinanze citate a fondamento della decisione risultano pertinenti a precedenti giurisprudenziali con cui il Consiglio di Stato ha accolto le richieste di alcuni candidati che lamentavano la loro esclusione dal concorso (Agenzia delle Entrate) a causa del continente numerico.

Il Consiglio di Stato, infatti, ha ritenuto che “l’appello cautelare appare a prima lettura fondato, sulla base dell’orientamento della Sezione, motivato essenzialmente sulla comparazione degli interessi contrapposti e sulla sussistenza del danno grave ed irreparabile lamentato (cfr. le ordinanze n. 1394/2015, n. 2960/2015, n. 4772/2015, n. 4773/2015, n. 4957/2015)”;

Inoltre, il CdS ha “accolto, nei limiti dell’ammissione con riserva degli appellanti alle ulteriori fasi del concorso in questione anche attraverso, se necessario, una sessione di recupero (come già detto nel decreto presidenziale n. 3351/2017), comunque con l’esclusione di qualunque eventuale effetto ulteriore di costituzione del rapporto nel caso di conclusione favorevole della procedura selettiva, ove intervenuta prima della definizione del presente giudizio”;

In questo caso il Collegio, non conoscendo con esattezza la tempistica del concorso ha stabilito che il ricorrente possa, alternativamente:

a) sostenere la prova scritta con gli altri candidati del concorso. Questa ipotesi non potrà realizzarsi in quanto le prove scritte per il concorso per 800 assistenti giudiziari sono già terminate;

b) sostenere la prova scritta, tramite una sessione di recupero predisposta ad hoc, nei tempi e nei luoghi decisi dal Ministero della Giustizia. Ragionevolmente accadrà questo!  

Se supero la prova scritta e quella orale dovrò attendere la sentenza di merito di primo grado al fine di firmare il contratto di lavoro?

Sì, sarà necessario attendere la definizione del merito del ricorso e, quindi, la sentenza di merito del Tar del Lazio. Ebbene precisare che il Tar del Lazio nella futura sentenza di merito dovrà tenere conto:

  • dell’ordinanza positiva, eventualmente ottenuta che dimostra la fondatezza delle nostre censure;
  • dell’esito delle prove scritte e orali che comproverebbero l’idoneità del ricorrente a svolgere l’attività lavorativa presso il Ministero della Giustizia;

Qual è il termine per impugnare l’ordinanza cautelare negativa?

Il termine per proporre l’appello è di 60 giorni. Riteniamo, però, di proporre l’appello cautelare immediatamente al fine di “unirci” alla sessione di recupero che sarà organizzata nelle prossime settimane dal Ministero. In questo modo l’amministrazione non avrà ulteriori spese nell’organizzazione di una seconda sessione di recupero (questo potrà facilitare una decisione positiva del Giudice).

Quindi, il 29 settembre è il termine interno che abbiamo scelto per proporre l’appello. Entro tale data il ricorrente dovrà fare pervenire in studio i moduli di adesione.

Posso proporre appello anche dopo la scadenza del 29 settembre?

Sì, perché il termine per proporre appello è di 60 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza di rigetto. In questo caso, però, il ricorrente dovrà proporre l’appello in modo individuale con un esborso notevole rispetto alla quota collettiva di 200,00 €.

Se propongo l’appello cautelare, quando si svolgerà l’udienza?

I primi di ottobre depositeremo l’appello e, ragionevolmente, avremo la nostra udienza cautelare presso il Consigli di Stato ai primi di Novembre.

Se non aderisco all’appello cautelare cosa potrebbe succedere?

Con il primo conferimento di incarico il ricorrente ha richiesto la nostra assistenza legale per l’intero giudizio di primo grado presso il Tar del Lazio. Pertanto, qualora il ricorrente non aderisca all’appello cautelare al Consiglio di Stato continuerà il primo grado di giudizio fino alla sentenza di merito. Riteniamo, però, che per ottenere l’ammissione alle prove scritte sarà necessario proporre l’appello cautelare. Ragionevolmente, infatti, quando verrà fissata l’udienza di merito il concorso sarà già terminato e, quindi, il Giudice non potrà disporre l’ammissione del candidato alla prova scritta perché dovrebbe mettere in discussione, nuovamente, l’intera procedura e la futura graduatoria di merito. 

Non ho ricevuto la mail con le istruzioni per proporre l’appello, cosa fare?

Il primo step è il controllo della propria casella di posta elettronica. Molto spesso le mail non vengono ricevute perché archiviate dal proprio sistema di posta elettronica nelle cartelle “Promozioni” o “Spam“. Il miglior modo per verificare la ricezione delle comunicazioni inviate dallo studio legale è quello di effettuare una ricerca, dall’apposita barra predisposta dal suo provider di posta elettronica, avente ad oggetto “[email protected]“. In questo modo dovrebbe poter visualizzare tutte le mail ricevute dal nostro indirizzo, a prescindere dalla cartella nella quale sono state reindirizzate. 

È possibile rinunciare al ricorso?

La rinuncia al ricorso è assolutamente possibile. In questo caso il rinunciatario, però, perderà la possibilità di ottenere una sentenza di merito del Tar del Lazio. Per rinunciare basterà mandare una mail all’indirizzo [email protected] richiedendo il modulo per la rinuncia.

Quando verrà riconvocata la prova scritta? Quale banca dati verrà somministrata? Quanto tempo avremo per studiare?

Purtroppo, queste decisione verranno prese dal Ministero della Giustizia. Infatti, il nostro operato non influirà in questa fase organizzativa. Possiamo, però, esseri sicuri che il Ministero dovrà rispettare la parità di trattamento tra coloro che saranno convocati per la sessione straordinaria e i candidati che hanno già svolto le prove scritte.

I legali hanno organizzato una diretta streaming per spiegare le ragioni dell’appello cautelare. Come posso guardare il video?

È possibile guardare nuovamente il video pubblicato dai legali cliccando qui.

Per avere maggiori informazioni invia una mail all’indirizzo [email protected] o compila il nostro form “Raccontaci il tuo caso”.

25/09/2017

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