Il limite d’età previsto per il concorso per 19 commissari psicologi di polizia è illegittimo. E a confermarlo anche il Tar che ha accolto il ricorso di un aspirante commissario che nonostante avesse superato 30 anni ha potuto partecipare al concorso per “80 posti di commissario della carriera dei funzionari della Polizia di Stato”.
Aveva infatti superato il 30esimo anno di età e la procedura telematica non gli aveva consentito di candidarsi alla selezione. Aveva presentato ricorso e il Tar lo aveva ammesso con riserva alle prime prove. Superata sia la prova preselettiva che le prove di efficienza fisica, il Tar ha ancora una volta dato ragione al ricorrente, ammettendolo alle successive prove del concorso!
I giudici amministrativi hanno ribadito che “non è in discussione la facoltà della resistente Amministrazione di stabilire una deroga in ordine al generale divieto di discriminazione basata sull’età, ma che, tuttavia, permangono dubbi sulla ragionevolezza delle disposizioni impugnate con le quali è stato modificato il requisito relativo al limite di età, abbassandolo (da 32 a 30 anni) in occasione dell’adozione del decreto ministeriale sopra richiamato (che ha sostituito il d.m. n. 115 del 1999), al fine dell’accesso alla carriera di commissario della Polizia di Stato, sia pure sulla base di norma di legge (decreto legislativo n. 94/2017 che ha modificato il decreto legislativo n. 334/2000) la cui legittimità è pure contestata da parte ricorrente alla stregua dei principi di matrice euro-unitaria e costituzionale”.
Pertanto chiunque desideri contestare il limite d’età può aderire al nostro ricorso e partecipare al concorso 19 commissari psicologi di polizia. C’è tempo fino al 5 luglio!
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28/06/2019