Concorso scuola: illegittima l’applicazione del medesimo punteggio nelle diverse prove di una selezione
Negli ultimi mesi numerosi docenti di tutta Italia sono stati impegnati a sostenere le prove, scritte ed orali, per ottenere l’agognata assunzione a tempo indeterminato presso il Ministero dell’Istruzione.
Secondo il diritto amministrativo, il giudizio di una commissione di concorso pubblico è insindacabile ma deve rispondere a determinati requisiti pena la perdita di questa prerogativa; chiarisce questo importante aspetto delle procedure concorsuali una pletora di sentenze emesse dai TAR e dal Consiglio di Stato.
Concorso scuola, le argomentazioni del Consiglio di Stato
Per esempio, il Consiglio di Stato a più riprese chiarisce che “… quanto ai giudizi concreti espressi dalla commissione in applicazione di siffatti criteri, … si tratta di giudizi a carattere tecnico – scientifico che possono essere sindacati in sede giurisdizionale solo se affetti da macroscopiche e manifeste illogicità e incongruità …”.
L’interpretazione di alcuni di tali criteri, infatti, in certi casi è apparso particolarmente discrezionale e pregiudizievole per le valutazioni finali.
È quanto emerge da un’ importante sentenza pronunciata dal Tar Lazio nel 2016.
Con il ricorso, la parte ricorrente denunciava l’attribuzione sistematica da parte della commissione esaminatrice del medesimo punteggio, con riferimento a ciascun criterio di valutazione delle singole prove; nello specifico, il concorso era finalizzato al reclutamento del personale docente nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria, di I e II grado.
Questa “curiosa coincidenza” ha insospettito la candidata, la quale ha chiesto una perizia di parte per una rivalutazione delle prove sostenute dalla stessa.
Ed invero la perizia, letta nel contesto della particolarità del caso in esame, in cui alla ricorrente sono stati attribuiti punteggi numerici del tutto identici con riferimento a criteri di valutazione e prove diverse, hanno indotto il Collegio a ritenere fondata la censura con conseguente annullamento delle prove scritte.
Pertanto, lo studio legale sta lavorando alla predisposizione di un’azione volta alla tutela di tutti coloro che risultano essere vittime di un giudizio sistematico ed arbitrario da parte delle commissioni esaminatrici in un concorso pubblico.
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Articolo a cura della Dott.ssa Luciana Russo
25/01/2017