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Prove scritte abilitazione forense

Anche quest’anno, l’esame scritto per il conseguimento dell’abilitazione forense si conferma una vera e propria lotteria. Percentuali basse in molte città italiane e, soprattutto, troppi dubbi sulla correttezza dell’operato delle Commissioni di valutazione.
Sulla base della nostra esperienza ed analizzando i primi verbali di correzione, i motivi per fare ricorso sono molteplici:
– molti elaborati sono stati valutati con punteggi bassissimi ma le Commissioni di esame si sono limitate a mettere un mero voto numerico senza annotare alcun giudizio espresso sugli elaborati;
– molte Commissioni hanno effettuato le operazioni volte a rendere anonimi gli elaborati (fai di c.d. mescolamento e numerazione degli elaborati) violando la normativa in esame;
– molti elaborati sono stati annullati senza che la Commissione abbia correttamente dimostrato da quale testo il candidato avrebbe copiato.

Esame avvocato 2015: le pronunce precedenti

I Tar regionali (ex multis cfr. T.A.R. Sicilia – Palermo n. 1231/2015 T.A.R. Sicilia – Catania n. 1178/2015, T.A.R. Lombardia – Milano n. 1384/2015), e il Consiglio di Giustizia Amministrativa (ex multis cfr. n. 43/2016), si sono già espressi sulla mancanza di giudizio espresso nelle prove d’esame, accogliendo i nostri ricorsi, hanno disposto la ricorrezione degli elaborati dei candidati bocciati lo scorso anno.
Recentissimamente, inoltre, il Consiglio di Stato (n. 526/2016) si è pronunciato su delle censure relative all’operato formale delle Commissioni d’esame, affermando che la violazione sotto più profili della lex specialis della procedura d’esame determina automaticamente una lesione della regola dell’anonimato e rappresenta, di per sé, ragione di invalidità della procedura abilitativa, indipendentemente da un concreto accertamento dell’effettiva lesione dell’imparzialità in sede di correzione. In questo caso il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso ha ammesso in via definitiva direttamente agli orali il ricorrente.
Circa l’annullamento della prova, invece, con una nuovissima sentenza il Consiglio di Stato (cfr. n. 5248/2015) ha affermato che la semplice trascrizione di brani non può essere indice di copiatura, disponendo la ricorrezione degli elaborati.

Esame avvocato: come agire

Se volete adire l’Autorità giudiziaria per verificare l’effettiva illegittimità dell’esclusione, è necessario, presentare un’istanza di accesso agli atti alla Segreteria competente, istituita presso la Corte di Appello di appartenenza.
Per fare ciò basta recarvi presso la Corte di Appello competente e compilare il modello che vi forniranno.
Al contempo, però, vi consigliamo di scaricarvi e mandarci anche il modello predisposto dal nostro studio in modo da consentirci di accedere anche ad altri documenti che potrebbero essere utili nel corso del giudizio.
Per ricevere maggiori informazioni sui costi, le modalità di adesione e le tempistiche del ricorso, compila il form sottostante. C’è tempo fino al 17 ottobre per aderire al ricorso straordinario[/vc_column_text][vc_message color=”alert-info” style=”rounded”]

clicca qui per scaricare le istanze di accesso agli atti

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Per aderire all’azione scarica qui la modulistica (prova scritta)

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Prove orali abilitazione forense, necessario il sorteggio delle domande

Lo scorso mese sono cominciate le prove orali dell’esame di abilitazione forense. 
Sin dallo scorso anno, vi abbiamo ampiamente informato sulle corrette modalità di svolgimento delle interrogazioni, che rappresentano l’ultimo scoglio prima della tanto agognata possibilità di indossare e ricevere la toga.
A proposito di ciò, la giurisprudenza amministrativa ha avuto modo di soffermarsi, più volte, sulle corrette modalità di svolgimento della fase orale dell’esame di abilitazione forense.

Prove orali abilitazione forense, sorteggio delle domande

Grazie alle azioni proposte dallo Studio Legale Leone – Fell & Associati, negli scorsi anni si è consolidato un indirizzo giurisprudenziale con il quale è stato più volte dichiarato illegittimo, nelle fasi orali, il mancato preventivo sorteggio delle domande da rivolgere ai candidati.
Anche quest’anno, durante la riunione tenutasi lo scorso 13 giugno 2016, presso il Ministero della Giustizia, si è stabilito che le domande dovessero essere somministrate, previo sorteggio delle stesse.

Prove orali abilitazione forense, le fonti normative del sorteggio

Il predetto sorteggio trova la propria fonte, oltre che nella decisione adottata dalla Commissione centrale il 13 giugno 2016, anche nell’art. 12 del D.P.R 487/1994 il quale prevede che le Commissioni esaminatrici, “immediatamente prima dell’inizio di ciascuna prova orale, determinano i quesiti da porre ai singoli candidati per ciascuna delle materie di esame. Tali quesiti sono proposti a ciascun candidato previa estrazione a sorte”.
Il fondamento del nuovo indirizzo giurisprudenziale è rintracciabile nel rispetto della trasparenza e della par condicio tra i candidati che prendono parte allo svolgimento delle procedure concorsuali.
Pertanto, le domande poste al candidato devono essere estratte a sorte sulla base di quesiti predeterminati, pena l’illegittimità della prova. 
Dalle segnalazioni giunte al nostro studio, sembra che siano davvero poche le corti d’Appello a prevedere il sopra citato sorteggio. A Roma, per esempio, pare che questa estrazione a sorte non ci sia stata.
In mancanza di tale modalità di svolgimento è possibile proporre un ricorso davanti al Tar competente (dipenderà dalla Corte d’appello in cui si è svolto l’esame) con cui chiedere la predisposizione di una nuova prova d’esame orale davanti ad una nuova commissione.

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Per aderire all’azione scarica qui la modulistica (prova orale)

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