Come abbiamo già scritto, il TFR, trattamento di fine rapporto, è a totale carico del datore di lavoro. Ma molti dipendenti della Pubblica Amministrazione continuano ad avere in busta paga un prelievo forzoso per la copertura del proprio TFR. Tale trattenuta, quantificata su un importo pari al 2,5% calcolato sull’80% dello stipendio mensile, è dunque illegittima in quanto non dovuta.
Per chiarire meglio gli aspetti dell’azione legale, abbiamo preparato le FAQ, ovvero le risposte alle domande più frequenti. Per ulteriori dubbi e per ricevere una consulenza, inviate una mail a [email protected], allegando la vostra busta paga.
Trattenute Tfr, cosa occorre fare?
Trattenute Tfr, cosa si ottiene con il ricorso?
Trattenute Tfr, chi può presentare il ricorso?
Possono presentare il ricorso i dipendenti della Pubblica Amministrazione assunti a partire dal 1° gennaio 2001 (per le buste paga ricevute a partire da gennaio 2011).
Dal 2011 tutti i dipendenti pubblici assunti dopo il 31 dicembre 2000 sono passati al Tfr che, al contrario, non prevede alcuna contribuzione da parte del lavoratore. Nonostante questo, anche con il regime di Tfr la pubblica amministrazione ha continuato a trattenere una parte dello stipendio del lavoratore. Si tratta di una trattenuta illegittima e i dipendenti pubblici possono richiedere indietro le somme indebitamente detratte
Possono dunque aderire all’azione legale per richiedere le somme illegittimamente trattenute in busta paga anche i dipendenti pubblici assunti fino a dicembre 2000 che hanno diritto al rimborso sul Tfr per gli anni di retribuzione 2011 e 2012, ovvero gli anni in cui sono passati dal regime di Tfs a quello di Tfr.
Trattenute Tfr, per quali anni è possibile chiedere il rimborso?
Trattenute Tfr, quanto costa il ricorso?
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08/05/2024