Hai subito un licenziamento ingiusto?
Potresti avere diritto ad un cospicuo risarcimento
ed alla reintegrazione sul posto di lavoro
Un team di specialisti al tuo fianco
Lo studio legale Leone-Fell & C. da oltre 10 anni è al fianco dei suoi clienti per combattere le ingiustizie e le scorrettezze nel mondo del lavoro, dei concorsi, della sanità e dello studio.
Il nostro studio è tra i più conosciuti in tutta Italia, soprattutto in ambito di diritto amministrativo. Ad oggi, siamo la firm con maggiore contenzioso amministrativo nel nostro Paese.
Per noi la tutela dei diritti significa avere ben presente da quale parte della “barricata” è necessario stare. Stiamo dalla parte di chi ha subito un torto, di chi insegue i silenzi di una burocrazia sorda e inadeguata, di chi si vede negare un proprio diritto a causa di una procedura profondamente viziata. Siamo al fianco anche di chi non può coronare il proprio sogno a causa di un diritto che resta lettera morta.
Innovazione, etica e tutela dei diritti sono diventati per noi un “mantra” quotidiano ed è grazie a ciò che il nostro gruppo di lavoro, in poco tempo, è diventato uno dei massimi protagonisti nel panorama del diritto amministrativo italiano. Nel corso degli ultimi anni abbiamo aiutato migliaia di clienti a raggiungere il loro obiettivo.
I licenziamenti sono sempre accettabili?
Si sente parlare sempre di più di licenziamento, soprattutto a causa della crisi economica post Covid-19, eppure bisogna fare una netta distinzione tra le diverse tipologie.
Le motivazioni dei licenziamenti infatti possono essere molteplici e devono sempre essere giustificate.
D'altro canto, il licenziamento può essere impugnato e dichiarato illegittimo...e ciò accade spessissimo!
I licenziamenti sono sempre accettabili?
Si sente parlare sempre di più di licenziamenti, soprattutto a causa della crisi economica post Covid-19, eppure bisogna fare una netta distinzione tra le tipologie di licenziamento.
Le motivazioni del licenziamento infatti possono essere molteplici e devono sempre essere giustificate.
D'altro canto, il licenziamento può essere impugnato e dichiarato illegittimo...e ciò accade spessissimo!
Tipologie di licenziamento
Ecco quali sono le cause di licenziamento più comuni
Rappresentano la forma più grave di licenziamento. Tale ipotesi si può applicare al verificarsi di un inadempimento talmente grave da parte del lavoratore tale da compromettere il rapporto di fiducia con il datore di lavoro. Deve trattarsi di una condotta talmente grave da portare a un recesso immediato anche senza la corresponsione di un’indennità di preavviso.
Per esempio, se il lavoratore smette di recarsi sul luogo di lavoro o commette un reato sul posto di lavoro.
Anche in questi casi viene meno il rapporto di fiducia che si pone alla base di un rapporto di lavoro. Rientrano senza dubbio nei casi di licenziamenti disciplinari e può avvenire quando la prestazione del lavoratore si caratterizza per scarso impegno o negligenza, ponendo in essere una violazione degli obblighi contrattuali o violazione di regole di comportamento. Si tratta, in ogni caso, di una condotta di minor gravità rispetto a quella che dà luogo alla procedura per giusta causa.
Il datore procederà con licenziamento per giustificato motivo soggettivo quando non vi è un fatto gravissimo commesso da lavoratore ma il comportamento dello stesso diventa incompatibile con gli obiettivi aziendali.
Per esempio, il lavoratore che, con il suo contegno, genera tensione nell’ambiente di lavoro coinvolgendo i colleghi oppure il lavoratore che non rispetta il codice di comportamento aziendale.
Il licenziamento disciplinare viene utilizzato per violazioni del lavoratore in ordine alla prestazione svolta o al comportamento assunto durante il servizio. Per esempio, il lavoratore è stato raggiunto da più contestazioni di addebito relativamente allo svolgimento errato della prestazione. Se il lavoratore accumula più contestazioni da parte del datore, rischia il licenziamento disciplinare.
Rientrano in tale fattispecie due diverse categorie di ragioni: da un lato tutti quei motivi che riguardano l’attività produttiva e l’organizzazione aziendale (es. motivi economici), dall’altro, tutti quei motivi che riguardano degli inadempimenti del lavoratore che rendono oggettivamente impossibile la prosecuzione del rapporto stesso.
Ad esempio, spesso il datore di lavoro licenzia il lavoratore per ridimensionamento del personale.
Per quanto riguarda l’ipotesi di licenziamenti discriminatori, essi si verificano quando la discriminazione viene posta alla base della cessazione del rapporto di lavoro. Possono manifestarsi discriminazioni di tipo sessuali, linguistiche, religiose, razziali, politiche, relative all’età, e qualunque altra forma di discriminazione posta in essere sul luogo di lavoro rispetto ad altri colleghi.
In alcuni casi però…queste motivazioni sono illegittime ed impugnabili!
Quando è possibile contestare i licenziamenti?
- Licenziamenti discriminatorio (razza, sesso, religione, politica etc.)
- Licenziamenti per giusta causa con motivazioni non corrette (malattia, gravidanza, etc.)
- Licenziamenti per giusta causa con motivazioni non corrette (malattia, gravidanza, etc.)
- Licenziamenti per giustificato motivo oggettivo con insussistenza del fatto materiale contestato
- Licenziamenti per ridimensionamento del personale anche quando sono inesistenti ragioni di ordine economici
Quando è possibile contestare il licenziamento?
- Licenziamento discriminatorio (razza, sesso, religione, politica etc.)
- Licenziamento per giusta causa con motivazioni non corrette (malattia, gravidanza, etc.)
- Licenziamento per giusta causa con motivazioni non corrette (malattia, gravidanza, etc.)
- Licenziamento per giustificato motivo oggettivo con insussistenza del fatto materiale contestato
- Licenziamento per ridimensionamento del personale anche quando sono inesistenti ragioni di ordine economico
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