Il 5 agosto scorso, l’Università degli Studi di Roma La Sapienza ha pubblicato per l’anno accademico 2020/2021 “l’Avviso per posti liberi su anni successivi al primo dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia e in Odontoiatria e Protesi dentaria” non mettendo però a bando nessun posto per il corso di laurea di Medicina e chirurgia. Si tratta di un’illegittimità in quanto, da una ricognizione dei posti, è emerso che alla Sapienza vi sono ben 52 posti disponibili per anni successivi al primo, in Medicina.
Sul sito di Ateneo, nella sezione relativo all’Avviso, si legge, che in seguito alla ricognizione dei posti disponibili, il Bando Trasferimenti a.a. 2020/2021 è stato emanato unicamente per il trasferimento al corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Una chiusura che di fatto lede il diritto allo studio, impedendo agli studenti iscritti o laureati in corsi di laurea “affini” di poter accedere al corso di laurea ambìto.
Tuttavia, quest’estate il Consiglio di Stato (Giudice di appello) con un’importantissima sentenza ha confermato quanto da noi ribadito da anni, ovvero che vi è la “disponibilità presso l’Ateneo resistente di 52 posti vacanti, in ipotesi impiegabili per il trasferimento o l’iscrizione ad anno successivo al primo del corso di laurea in medicina e chirurgia per cui è causa”.
È palese l’illegittima chiusura dimostrata dall’Ateneo verso gli studenti che grazie alla loro carriera pregressa hanno già dimostrato la loro idoneità ad immatricolarsi al corso di laurea in Medicina e Chirurgia, essendo iscritti o laureati in corsi di laurea “affini” e avendo sostenuto numerose materie meritevoli di convalida.
Pertanto, se hai sostenuto almeno 25 Cfu in materie appartenenti al medesimo settore scientifico-disciplinare di Medicina è possibile richiedere con un’istanza di immatricolazione ad anno successivo al primo, senza previo superamento del test d’accesso, la totale ridistribuzione dei 52 posti disponibili e la contestuale immatricolazione al II anno.
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23/03/2023