Il nostro team specializzato in Diritto scolastico ha analizzato il nuovo Contratto collettivo nazionale integrato e le Ordinanze ministeriali concernenti la Mobilità del personale docente, educativo e Ata per gli anni scolastici 2022/2023, 2023/2024 e 2024/2025.
Abbiamo riscontato numerose criticità, già segnalate dal nostro studio e in diversi casi riconosciute da numerosi Tribunali. Per tali motivi, abbiamo deciso di proporre ricorso avverso le illegittimità che hanno portato all’esclusione di tantissimi docenti.
Anche quest’anno, come avevamo preventivato, tantissimi docenti non hanno ottenuto la mobilità desiderata. I motivi principali sono il mancato riconoscimento, da parte del Ministero, di punteggi di servizio, ad esempio svolto in scuole paritarie, di legittime precedenze o ancora il blocco dovuto ai vincoli. Per tutelare i diritti di tali docenti, il nostro staff legale ha già attivato un ricorso per consentire agli insegnanti di ottenere l’assegnazione nella sede prescelta.
Disparità di trattamento tra docenti assunti in diversi anni scolastici.
Il CCNI prevede vincoli doversi a seconda dell’anno di assunzione.
Mancato riconoscimento del servizio preruolo.
Il nuovo CCNI illegittimamente si ostina a disconoscere gli anni di servizio preruolo svolti nelle scuole paritarie.
Precedenza 104 negli spostamenti interprovinciali
Si continua a disconoscere la precedenza ai docenti referenti unici di familiari con handicap.
Blocco per i docenti assunti con la procedura straordinaria.
I docenti assunti ai sensi dell’art. 59, co. 4, del D.L. 73/2021 non partecipano alla mobilità 2022/2023.
In questi anni, il nostro staff legale ha ottenuto tantissime vittorie, permettendo ai docenti di ottenere la mobilità desiderata e ristabilendo un diritto negato in maniera illegittima.
Non ultima, una docente siciliana assegnata a Modena, a cui non erano stati calcolati i 12 anni di servizio preruolo. Grazie al nostro intervento, ha ottenuto il trasferimento e i 6 punti per ciascun anno di servizio.
O ancora, un docente referente unico della madre portatrice di handicap grave, non aveva ottenuto il trasferimento e grazie al nostro supporto è riuscito a raggiungere il familiare per darle la necessaria assistenza.