Prove orali abilitazione forense al via, necessario il sorteggio delle domande
Pochi giorni fa hanno preso il via le prove orali dell’esame di abilitazione forense. Sin dallo scorso anno, vi abbiamo ampiamente informato sulle corrette modalità di svolgimento delle interrogazioni, che rappresentano l’ultimo scoglio prima della tanto agognata possibilità di indossare e ricevere la toga.
A proposito di ciò, la giurisprudenza amministrativa ha avuto modo di soffermarsi, più volte, sulle corrette modalità di svolgimento della fase orale dell’esame di abilitazione forense.
Prove orali abilitazione forense, le nostre azioni
Grazie alle azioni proposte dallo Studio Legale Leone – Fell & Associati, negli scorsi anni si è consolidato un indirizzo giurisprudenziale con il quale è stato più volte dichiarato illegittimo, nelle fasi orali, il mancato preventivo sorteggio delle domande da rivolgere ai candidati.
Prove orali abilitazione forense, le fonti normative del sorteggio
Il predetto sorteggio trova la propria fonte nell’art. 12 del D.P.R 487/1994 il quale prevede che le Commissioni esaminatrici, “immediatamente prima dell’inizio di ciascuna prova orale, determinano i quesiti da porre ai singoli candidati per ciascuna delle materie di esame. Tali quesiti sono proposti a ciascun candidato previa estrazione a sorte”.
Il fondamento del nuovo indirizzo giurisprudenziale è rintracciabile nel rispetto della trasparenza e della par condicio tra i candidati che prendono parte allo svolgimento delle procedure concorsuali.
Pertanto, le domande poste al candidato devono essere estratte a sorte sulla base di quesiti predeterminati, pena l’illegittimità della prova.
In mancanza di tale modalità di svolgimento è possibile proporre un ricorso davanti al Tar competente (dipenderà dalla Corte d’appello in cui si è svolto l’esame) con cui chiedere la predisposizione di una nuova prova d’esame orale davanti ad una nuova commissione.
Vi invitiamo, pertanto, a raccontarci la vostra esperienza scrivendo a “Raccontaci il tuo caso”.
14/09/2016