Prove orali abilitazione forense, necessario il sorteggio delle domande
Sin dallo scorso anno, vi abbiamo ampiamente informato sulle corrette modalità di svolgimento delle interrogazioni, che rappresentano l’ultimo scoglio prima della tanto agognata possibilità di indossare e ricevere la toga.
A proposito di ciò, la giurisprudenza amministrativa ha avuto modo di soffermarsi, più volte, sulle corrette modalità di svolgimento della fase orale dell’esame di abilitazione forense.
Prove orali abilitazione forense, sorteggio delle domande
Grazie alle azioni proposte dallo Studio Legale Leone – Fell & Associati, negli scorsi anni si è consolidato un indirizzo giurisprudenziale con il quale è stato più volte dichiarato illegittimo, nelle fasi orali, il mancato preventivo sorteggio delle domande da rivolgere ai candidati.
Anche quest’anno, durante la riunione tenutasi lo scorso 13 giugno 2016, presso il Ministero della Giustizia, si è stabilito che le domande dovessero essere somministrate, previo sorteggio delle stesse.
Prove orali abilitazione forense, le fonti normative del sorteggio
Il predetto sorteggio trova la propria fonte, oltre che nella decisione adottata dalla Commissione centrale il 13 giugno 2016, anche nell’art. 12 del D.P.R 487/1994 il quale prevede che le Commissioni esaminatrici, “immediatamente prima dell’inizio di ciascuna prova orale, determinano i quesiti da porre ai singoli candidati per ciascuna delle materie di esame. Tali quesiti sono proposti a ciascun candidato previa estrazione a sorte”.
Il fondamento del nuovo indirizzo giurisprudenziale è rintracciabile nel rispetto della trasparenza e della par condicio tra i candidati che prendono parte allo svolgimento delle procedure concorsuali.
Pertanto, le domande poste al candidato devono essere estratte a sorte sulla base di quesiti predeterminati, pena l’illegittimità della prova.
Dalle segnalazioni giunte al nostro studio, sembra che siano davvero poche le corti d’Appello a prevedere il sopra citato sorteggio. A Roma, per esempio, pare che questa estrazione a sorte non ci sia stata.
In mancanza di tale modalità di svolgimento è possibile proporre un ricorso davanti al Tar competente (dipenderà dalla Corte d’appello in cui si è svolto l’esame) con cui chiedere la predisposizione di una nuova prova d’esame orale davanti ad una nuova commissione.
Per aderire al ricorso scarica i moduli cliccando qui.
Vi invitiamo, pertanto, a raccontarci la vostra esperienza scrivendo a “Raccontaci il tuo caso”.
03/10/2016