È terminata la seconda tappa del Tour dei diritti, una serie di incontri organizzati dallo studio legale Leone – Fell & Associati che ha come mission quella di divulgare i diritti tra i cittadini con particolare riguardo alle nuove azioni collettive portate avanti dallo studio legale.
Napoli e Roma sono state le prime due città in cui lo Studio ha incontrato centinaia di persone i cui diritti sono stati calpestati dagli errori della pubblica amministrazione. In particolare, sono state narrate ai partecipanti le diverse campagne legali a cui lavoriamo da mesi: il concorso per 559 Allievi Agenti della Polizia di Stato; il concorso per l’accesso a medicina generale; il concorso per l’accesso a magistratura (350 posti).
Per coloro che non hanno preso parte all’iniziativa, di seguito riportiamo le date dei prossimi incontri del Tour in cui esporremo le ragioni dei ricorsi che proporremo:
– Palermo (26 aprile), ore 18:00, presso lo Studio Legale Leone-Fell & Associati, via della Libertà n. 62;
– Catania (27 aprile), ore 16:00, presso Una Hotel Palace, Via Etnea 218, 95138;
– Bari (29 aprile), ore 16:00, presso il Palace Hotel, via Francesco Lombardi, 13, 70122 Bari
Ricorso 559 allievi agenti, ecco il video report della tappa napoletana
Ricorso 559 allievi agenti, le illegittimità discusse durante il Tour
In queste settimane, abbiamo passato al setaccio documenti, verbali e testimonianze. Le prime tappe del tour dei diritti ci hanno consentito di confrontarci con molti partecipanti al concorso per 559 allievi agenti della Polizia di Stato. Gli incontri hanno confortato le nostre ipotesi e confermato le diverse illegittimità accadute prima e durante la procedura selettiva.
Abbiamo incrociato gli elementi probatori in nostro possesso con la normativa di riferimento e i precedenti giurisprudenziali e, possiamo assicurarvi, che lo scenario che abbiamo portato alla luce è sconfortante. Le più importanti illegittimità rilevate possono essere sintetizzate come segue:
- Violazione del principio dell’anonimato;
- Utilizzo della banca dati utilizzata in sede di primo espletamento della prova scritta;
- Violazione del diritto di “ripensamento” dei candidati.
Altre illegittimità sono al vaglio delle nostre analisi. Nei prossimi giorni sarete aggiornati sulle nuove risultanze.
Ricorso 559 allievi agenti, la violazione del principio dell’anonimato.
Come appurato da alcune istanze di accesso e dalla visione degli atti del procedimento possiamo affermare con certezza che l’anonimato sia stato violato dall’amministrazione pubblica.
In un primo momento ritenevamo che la violazione dell’anonimato fosse riconducibile al fatto che i candidati, che avevano svolto la precedente prova annullata, avessero lo stesso numero identificativo anche durante lo svolgimento della nuova prova d’esame. L’amministrazione, sorprendono, è riuscita a fare di peggio: durante la ripetizione della prova ha utilizzato dei moduli-risposte che arrivavano direttamente i dati anagrafici dei concorrenti compromettendo, in modo incontrovertibile, l’anonimato della prova.
La violazione dell’anonimato è uno dei principi fondamentali da rispettare durante un concorso pubblico. Se il compito non è anonimo – come nel caso del concorso per 559 allievi agenti – i commissari durante la correzione degli elaborati avrebbero la possibilità di conoscere il nome del candidato che stanno valutando, con evidente possibilità di alterare la correzione dei test.
Ricorso 559 allievi agenti, nuovo concorso vecchia banca dati
Un’altro elemento su cui abbiamo indagato nelle precedenti settimane è relativo alla conformità della precedente banca dati con quella utilizzata durante la ripetizione del concorso.
Ebbene, dai documenti di cui siamo entrati in possesso possiamo affermare che la banca utilizzata è la stessa della precedente. Chiaramente l’amministrazione ha eliminato dalla banca dati le batterie di domande utilizzate nei precedenti questionari del concorso annullato, nonché aggiornato le domande di cultura generale (ad esempio il nuovo presidente del consiglio no è più Renzi, bensì Gentiloni).
Conseguentemente, i candidati che erano “illecitamente” in possesso della banca dati in sede di primo espletamento della prova, anche in sede di ripetizione conoscevano già tutte le risposte corrette!
Ricorso 559 allievi agenti, la violazione del diritto al ripensamento
L’amministrazione, in spregio al generale principio del favor parteciupationis che è posto alla base delle procedure concorsuali per l’accesso al pubblico impiego, ha illegittimamente negato ai concorrenti la possibilità di addivenire ad un utile ripensamento, ossia alla correzione degli errori materiali commessi prima di consegnare il questionario ai commissari. In particolare, il candidato non ha avuto la possibilità di cambiare una risposta precedentemente data.
Per partecipare al ricorso scarica la modulistica di adesione cliccando qui
Per qualsiasi informazione invia una mail all’indirizzo [email protected] o compila il nostro form “Raccontaci il tuo caso”.
24/04/2017