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Ricorso abilitazione forense, mancato sorteggio delle domande a Firenze

Ricorso abilitazione forense, mancato sorteggio dei quesiti a Firenze

esame-avvocatoDurante le prove orali dell’esame di abilitazione forense, è necessario che le domande da sottoporre ai candidati vengano estratte a sorte.

Sin dallo scorso anno, vi abbiamo ampiamente informato sulle corrette modalità di svolgimento delle interrogazioni, che rappresentano l’ultimo scoglio prima della tanto agognata possibilità di indossare e ricevere la toga.
A proposito di ciò, la giurisprudenza amministrativa ha avuto modo di soffermarsi, più volte, sulle corrette modalità di svolgimento della fase orale dell’esame di abilitazione forense.

Ricorso abilitazione forense, sorteggio delle domande

Esame avvocato 2015Grazie alle azioni proposte dallo Studio Legale Leone – Fell & Associati, negli scorsi anni si è consolidato un indirizzo giurisprudenziale con il quale è stato più volte dichiarato illegittimo, nelle fasi orali, il mancato preventivo sorteggio delle domande da rivolgere ai candidati.
Anche quest’anno, durante la riunione tenutasi lo scorso 13 giugno 2016, presso il Ministero della Giustizia, si è stabilito che le domande dovessero essere somministrate, previo sorteggio delle stesse.

Ricorso abilitazione forense, le fonti normative del sorteggio

Il predetto sorteggio trova la propria fonte, oltre che nella decisione adottata dalla Commissione centrale il 13 giugno 2016, anche nell’art. 12 del D.P.R 487/1994 il quale prevede che le Commissioni esaminatrici, “immediatamente prima dell’inizio di ciascuna prova orale, determinano i quesiti da porre ai singoli candidati per ciascuna delle materie di esame. Tali quesiti sono proposti a ciascun candidato previa estrazione a sorte”.
Il fondamento del nuovo indirizzo giurisprudenziale è rintracciabile nel rispetto della trasparenza e della par condicio tra i candidati che prendono parte allo svolgimento delle procedure concorsuali.

Ricorso abilitazione forense, il caso della Corte d’appello di Firenze

esame avvocato 2015A Firenze, durante una sessione di esami orali, la Commissione ha deliberatamente scelto di non procedere alla predeterminazione ed estrazione a sorte dei quesiti, ponendo direttamente al candidato le domande sugli argomenti d’esame, dopo una breve illustrazione delle sue prove scritte.

Appare, certamente, singolare la condotta posta in essere dalla Commissione fiorentina, nonostante le previsioni normative.

In mancanza di tale modalità di svolgimento è possibile proporre un ricorso davanti al Tar competente (dipenderà dalla Corte d’appello in cui si è svolto l’esame) con cui chiedere la predisposizione di una nuova prova d’esame orale davanti ad una nuova commissione.
Per aderire al ricorso scarica i moduli cliccando qui.
Vi invitiamo, pertanto, a raccontarci la vostra esperienza scrivendo a “Raccontaci il tuo caso”.

03/11/2016

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