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Medicina 2017/18: il Tar vuole far luce sulle ombre dei test di ammissione

Importante decisione del Tar del Lazio sui Test di Medicina: i giudici hanno accolto le nostre richieste e hanno ordinato al Miur di spiegare come è stato prodotto il questionario (anche quest’anno formulato con domande copiate da eserciziari in commercio) e come è stato determinato il numero di posti messi a bando.

ricorso straordinarioSu quest’ultimo punto, come più volte anticipato, sappiamo che non è stata rispettata la procedura prevista dalla legge che prevede che il numero chiuso venga stabilito dal Ministero, seguendo però le stime fornite dalle regioni e dagli ordini professionali. Il risultato di una scelta arbitraria porta a un numero di posti messi a bando nettamente inferiore al reale fabbisogno nazionale di medici. A confermare questa tesi, anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Ricciardi, lunedì scorso, durante una diretta tv in cui ha parlato di carenza di personale medico.

E anche sui posti vacanti destinanti agli studenti extracomunitari il Tar ha chiesto delucidazioni in merito, per sapere – si legge nell’ordinanza -“quanti posti per extracomunitari risultano ancora disponibili presso le singole Università richieste da parte ricorrente, in ordine di priorità; quanti posti per extracomunitari risultano ancora disponibili presso le singole Università richieste da parte ricorrente, in ordine di priorità, all’esito dell’effetto conformativo (…) e se, all’esito di tale verifica, sussistono, sempre con riferimento alle singole Università richieste dalla ricorrente, in ordine di priorità, posti ancora disponibili per l’immatricolazione nella quota riservata ai cittadini extracomunitari (in questo caso, il Ministero resistente avrà altresì cura di chiarire quanti candidati precedono la ricorrente, nella relativa graduatoria di Ateneo, e quanti di essi hanno confermato l’interesse all’immatricolazione)”.

Il nostro staff legale ha lavorato duramente, argomentando in maniera inequivocabile le motivazioni del ricorso avverso il test d’accesso in Medicina e Odontoiatria. Le nostre tesi hanno convinto i giudici e sono riuscite a far breccia su una posizione di netta chiusura che il Tar aveva tenuto sino a venerdì.

È una prima vittoria ottenuta dal nostro studio. Ora spetta al Miur fare la propria parte e rispondere alle richieste dei giudici, in modo da fare ulteriore chiarezza e individuare eventuali responsabilità.

Quella portata avanti dallo studio legale Leone-Fell & Associati è una vera e propria battaglia di legalità: mettere in evidenza le storture del sistema, per evitare che negli anni futuri si possano commettere gli stessi errori e per garantire meritocrazia e parità di trattamento.

Per avere maggiori informazioni in merito potete scrivere una mail all’indirizzo [email protected] o, in alternativa, compilare il nostro form “Raccontaci il tuo caso”.

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29/01/2018

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