Continuano le convocazioni dei Vigili del fuoco volontari per la stabilizzazione: quattro le prove di capacità operativa previste. Individuate alcune irregolarità. In caso di mancato superamento è bene procedere con l’accesso agli atti
Stabilizzazione vigili del fuoco, la procedura
Nel 2018, è stata organizzata una procedura speciale per il reclutamento di vigili discontinui, ovvero volontari, per stabilizzarli.
L’amministrazione ha stilato una prima graduatoria sulla base dei periodi di servizio prestato. Dal 2018 ad oggi, i volontari sono stati convocati a scaglioni, per sostenere le prove di capacità idoneativa. Si tratta di prove complesse che riguardano la forza, l’acquaticità e l’equilibrio. Viene pertanto richiesto il superamento di ben quattro moduli di capacità operativa che sono risultati di una complessità elevata e non sempre svolti in maniera regolare.
Le decisioni dei giudici
Il Tar si è già espresso in merito al mancato superamento di tali prove, ravvisando e confermando diversi profili di illegittimità. Ad esempio, in caso di mancato differimento delle prove, con regolare certificazione medica presentata, il Tar ha disposto la ripetizione della prova.
Il nostro staff legale ha analizzato lo svolgimento di alcune prove e ha notato che le modalità messe in atto dall’amministrazione non abbiano di fatto agevolato il favor partecipationis. Ad esempio, durante lo svolgimento delle trazioni, l’amministrazione ha fatto indossare dei calzari antinfortunistica del peso di 800g ciascuno che hanno reso l’esercizio ancora più complesso.
In caso di esclusione, quindi, è sempre bene richiedere l’accesso agli atti, per verificare la correttezza o meno dello svolgimento della prova e per poter ricevere la migliore tutela. In caso di illegittimità proporremo ricorso al Tar per ottenere la ripetizione della prova.
15/06/2023