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Test Medicina 2017/18. Domande copiate dagli eserciziari: segnalazioni e ricorso

Domande non originali e copiate da eserciziari in commercio o da altri test di ammissione, anche nei test d’ammissioni al Corso di laurea in Medicina e odontoiatria 2017/18.

Abbiamo già ricevuto centinaia di segnalazioni da parte di candidati che hanno lamentato – oltre a domande errate o fuorvianti – la non originalità di alcuni quesiti. Alla luce della recente decisione del Consiglio di Stato, che ha disposto l’immatricolazione di una nostra ricorrente, creando di fatto il precedente, risulta ancora più urgente effettuare tutte le verifiche del caso per scongiurare che anche il test di quest’anno risulti falsato. La presenza di domande non originali comporta infatti una disparità di trattamento tra coloro i quali hanno avuto la fortuna di studiare dal libro “giusto” e chi, di contro, ha acquistato un altro eserciziario.

Il nostro studio legale è già all’opera per analizzare le segnalazioni pervenute sui quiz errati e su quelli copiati in modo da consentire una tutela a tutti i candidati rimasti fuori.

Se anche voi avete notato la presenza di anomalie nei vostri test di ammissione, mandateci una mail all’indirizzo [email protected] con le immagini delle domande copiate dagli eserciziari o comunque la fonte da cui sono stati estrapolati i quiz non originali.

Una volta accertata l’effettiva presenza di domande illegittime, il nostro studio attiverà una campagna legale per accedere ai corsi di medicina ed odontoiatria. Stesso discorso varrà anche per tutti i corsi a numero chiuso o programmato i cui test presentano delle domande non originali.

Il precedente.

Lo scorso anno il nostro studio si era battuto per la regolarità della procedura di accesso. Una delle principali battaglie si è incentrata proprio sulla non originalità delle domande predisposte dal Cineca e somministrate ai candidati che hanno svolto la prova selettiva. In particolare, siamo riusciti a dimostrare in giudizio che le domande somministrate ai candidati erano state copiate integralmente da diversi eserciziari in commercio.

E infatti, nonostante il bando prevedesse che i sessanta quesiti dovessero essere predisposti da un “soggetto competente” e, successivamente, validate da una commissione d’esperti, il questionario ha sollevato più di una perplessità in ordine alla sua originalità.

La prova che qualcosa avesse falsato il test è emersa con la pubblicazione dei primi risultati. La media voto, infatti, era più che raddoppiata rispetto al test del 2015. Il motivo di tale risultato (si è passati da una media di voto di 31 ad una media di 61)  è da ricercare proprio nella conoscenza che molti studenti avevano già dei quesiti. Palese quindi la grave disparità di trattamento tra coloro i quali hanno avuto la fortuna di studiare dal libro “giusto” – dal quale sono stati tratti i quesiti – e chi, di contro, ha acquistato un altro eserciziario.

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Per qualsiasi informazione scrivi a “Raccontaci il tuo caso” o invia una mail all’indirizzo [email protected].

05/10/2017

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