I primi di settembre, come vi avevamo già detto in una precedente news, si sono svolti i test di Medicina e Chirurgia e Veterinaria, cui hanno partecipato anche studenti stranieri non residenti in Italia.
Ai test di ammissione ogni anno partecipano oltre gli studenti italiani anche centinai di studenti stranieri. Per gli stranieri valgono grosso modo le stesse regole che si applicano ai candidati italiani. Per esempio, tutti i candidati stranieri sostengono lo stesso test degli studenti italiani e, chiaramente, nello stesso giorno dei loro colleghi (dopo però aver fatto una prova di conoscenza della lingua italiana).
Tuttavia, mentre gli stranieri comunitari residenti in Italia vengono collocati nella stessa graduatoria degli italiani, i candidati extracomunitari residenti all’estero confluiscono in una graduatoria a parte e concorrono per i posti loro riservati.
Anche durante i test di quest’anno, i cittadini extracomunitari non residenti in Italia non sono stati tutelati:
1) da un lato alcune Università del tutto illegittimamente hanno escluso alcuni studenti extracomunitari dalla graduatoria a loro riservata ritenendo coloro i quali studiano e quindi soggiornano in Italia (pur essendo residenti all’estero) alla stregua dei cittadini comunitari;
2) dall’altro una parte dei candidati extracomunitari non residenti in Italia non ha raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (pari a 20 punti) per poter accedere ai posti ad essi riservati.
Lo studio legale Leone-Fell & associati ha aperto le adesioni per il ricorso straordinario, al fine di difendere i diritti dei soggetti sopra citati.
Peraltro, i primi ricorsi sono stati già accolti.
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28/12/2016