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Il TAR annulla il diniego per trasferimento per 104: vittoria per il poliziotto!

Polizia 104 trasferimento

Polizia e trasferimento per 104: il TAR Calabria annulla il diniego al trasferimento per assistenza familiare, tutelando i diritti dei lavoratori pubblici!

Il TAR Calabria annulla il diniego al trasferimento per assistenza familiare: riconosciuto il diritto di un agente della Polizia

Con la sentenza n. 287/2024, il TAR Calabria – Sezione di Reggio Calabria ha annullato il provvedimento con cui il Ministero dell’Interno aveva respinto la richiesta di trasferimento presentata da un agente della Polizia di Stato ai sensi della Legge 104/1992.

La domanda era motivata dalla necessità di assistere una zia disabile in condizioni di gravità, come previsto dall’art. 33, comma 5 della Legge 104. L’Amministrazione aveva negato il trasferimento, sostenendo da un lato l’esigenza di mantenere l’organico nella sede di Reggio Calabria, e dall’altro la supposta idoneità di altri familiari a garantire l’assistenza.

Il Tribunale ha ritenuto tali motivazioni generiche e prive di una concreta istruttoria, sottolineando che le esigenze di servizio non possono essere richiamate in astratto e che la presenza di parenti non può escludere automaticamente il diritto al trasferimento se non si prova in modo puntuale la loro reale disponibilità e capacità di fornire assistenza continua.

Il ricorrente, difeso dal nostro studio, aveva infatti fornito una documentazione dettagliata e puntuale, comprendente autodichiarazioni, certificazioni sanitarie e relazioni sulla condizione lavorativa e familiare di tutti i soggetti indicati nel provvedimento. Il TAR ha riconosciuto che l’Amministrazione non aveva effettuato un’analisi individualizzata delle circostanze, violando così il principio di proporzionalità e di bilanciamento tra interesse pubblico e diritto all’assistenza.

Questa decisione riafferma l’orientamento consolidato della giurisprudenza secondo cui il trasferimento ai sensi della Legge 104, sebbene soggetto a discrezionalità amministrativa, deve essere fondato su valutazioni concrete e motivate, e non può sacrificare il principio fondamentale della tutela del disabile.

A seguito della sentenza, il Ministero dovrà riesaminare l’istanza di trasferimento, rispettando i principi affermati dal giudice amministrativo.

Come dimostra il nostro storico, lo Studio Legale Leone Fell continua a ottenere importanti risultati a tutela dei diritti dei lavoratori pubblici e delle famiglie che necessitano di supporto concreto nella gestione della disabilità!

Per maggiori informazioni su come affrontare un diniego di trasferimento legato alla Legge 104 o su come tutelare il diritto all’assistenza familiare in ambito lavorativo, contattaci!



19/06/2025

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