
Ticket mensa infermieri: il diritto vale anche in assenza della mensa aziendale, come confermato dalla Cassazione. Scopri come agire legalmente.
Ticket mensa infermieri: diritto garantito anche senza mensa aziendale
Nel contesto del lavoro sanitario pubblico, il diritto degli infermieri al ticket mensa o a un’indennità sostitutiva è ormai consolidato. La contrattazione collettiva nazionale, insieme a una giurisprudenza coerente e favorevole, ha chiarito che tale beneficio deve essere riconosciuto anche in assenza della mensa aziendale o quando questa risulta inaccessibile per ragioni di servizio.
L’articolo 29 del CCNL del comparto sanità del 21 maggio 2018 stabilisce che:
“Al personale che effettua un orario di lavoro giornaliero superiore a sei ore è assicurato, di norma, il servizio di mensa o, in alternativa, il buono pasto nei limiti delle disponibilità di bilancio dell’ente.”
Questo diritto si fonda non solo sul contratto collettivo, ma anche sui principi costituzionali di proporzionalità e sufficienza della retribuzione (art. 36 Cost.). Il vincolo di bilancio, infatti, non può giustificare genericamente la mancata erogazione di un beneficio che incide sul benessere psico-fisico del lavoratore.
Giurisprudenza favorevole e diritto al risarcimento
Numerose sentenze hanno confermato il diritto degli infermieri al ticket mensa nei casi in cui:
- Il turno lavorativo superi le sei ore, anche in assenza del consumo del pasto in mensa;
- L’orario di lavoro (notturno o articolato) impedisca l’accesso alla mensa, anche se formalmente aperta;
- Il dipendente non possa fruire della mensa per esigenze di servizio.
In queste situazioni, la mancata erogazione del ticket mensa legittima il lavoratore a richiedere un risarcimento del danno, comprensivo di interessi e rivalutazione monetaria.
Un importante rafforzamento di questo orientamento è giunto con l’Ordinanza della Corte di Cassazione del 14 dicembre 2024, che ha ribadito:
“Il personale sanitario impiegato in turni superiori alle sei ore ha diritto al buono pasto o a una misura equivalente, anche in assenza di una chiusura formale della mensa, qualora non sia oggettivamente possibile usufruirne. Il mancato godimento del beneficio dà luogo a un diritto al risarcimento.”
Come far valere il proprio diritto al ticket mensa
Alla luce dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale, le Aziende Sanitarie devono rivedere eventuali prassi restrittive fondate su regolamenti interni superati o su esigenze organizzative non più compatibili con la normativa vigente.
Gli infermieri possono dunque agire per il riconoscimento del ticket mensa, anche retroattivamente, in presenza dei presupposti previsti dal contratto e supportati da un consolidato orientamento giurisprudenziale.
Per ulteriori approfondimenti e per ricevere assistenza nella tutela dei tuoi diritti, contattaci: il nostro team legale è a disposizione per offrirti il supporto necessario!
25/06/2025