Giorno 4 settembre la Provincia di Palermo ha comunicato che quest’anno il servizio di assistenza alla comunicazione Lingua dei segni italiana, per quindici sordi dell’accademia di Palermo, non riguarderebbe più le competenze provinciali. La motivazione si basa sulla natura dell’accademia: essendo un ente Afam (alta formazione artistica, musicale e coreutica) l’assistenza agli studenti disabili non rientrerebbe più tra i compiti dell’ente provinciale. Tale decisione troverebbe fondamento nella riforma delle province voluta dal governo Crocetta che, secondo quanto affermato dal Commissario straordinario dell’Ente, non avrebbe ricompreso tali istituti tra quelli assistiti dalla provincia.
Il risultato di tale rimbalzo di competenze è che gli studenti sordi dell’Accademia di Palermo, per la prima volta dopo tanti anni, si ritrovano privi di assistenza e nell’impossibilità di poter iniziare, o di poter ultimare, il proprio percorso didattico. Per provare a trovare una soluzione rapida al problema, le associazioni studentesche, assistite gratuitamente dal nostro Studio, sono state ricevute, lo scorso 13 ottobre, dalla V Commissione Regionale Cultura Formazione e Istruzione. Durante l’audizione – alla quale hanno partecipato oltre ad una rappresentanza studentesca il Commissario Straordinario della Provincia dott. Manlio Munafò, il Direttore dell’Accademia Prof. Mario Zito, i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e l’avvocato Leone – la Commissione parlamentare ha disposto all’unanimità un atto di indirizzo con il quale sono stati invitati gli assessori regionali alle politiche sociali e al bilancio a reperire le somme necessarie per far partire il servizio. Allo stato attuale, dunque, manca un bando della provincia di Palermo e i fondi necessari (circa quattrocentomila euro annui).
L’obiettivo è assicurare la continuità didattica a questi ragazzi, il loro diritto allo studio e il diritto all’assistenza. A ben vedere, infatti, l’art. 27 comma 2 lettere e) ed f) della legge regionale n. 15/2015 ricomprende tra le competenze delle ex Province oggi assegnate ai liberi Consorzi e alle Città Metropolitane anche il servizio di assistenza ai disabili anche in età post scolastica e durante la frequenza di corsi di formazione senza esclusione degli enti e accademie appartenenti al comparto AFAM. Inoltre, appare opportuno e necessario garantire a tutti gli studenti disabili le medesime forme di assistenza sin’ora ricevute da parte delle ex Province Siciliane. Per tali motivi, il 21 ottobre 2015 la V Commissione regionale ha approvato la risoluzione n. 32/V, con la quale impegna il Governo della Regione Siciliana ad adottare ogni misura idonea affinché le ex province assicurino a tutti gli studenti con disabilità iscritti a tutte le scuole di ogni ordine e grado, comprese le accademie AFAM, i servizi di assistenza e il servizio alla comunicazione tramite personale dotato di adeguati titoli di formazione e qualificazione, reperendo le necessarie risorse economiche.
Finchè questa vicenda non sarà risolta, il nostro studio continuerà a difendere gratuitamente il diritto allo studio di questi ragazzi.
19/07/2016