Agenzia delle entrate, vinti tutti gli appelli: un iter travagliato
E’ stato un iter lungo e travagliato, con dapprima il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, quindi la trasposizione davanti al Tar a seguito della opposizione dell’Agenzia delle Entrate e dei controinteressati (i vincitori del concorso). L’agenzia delle Entrate, infatti, si era opposta alle nostre richieste, sostenendo che le nostre tesi fossero assolutamente infondate.
Le nostre ragioni, sin dall’inizio, puntavano il dito sulla mancata previsione di una graduatoria unica e sul mancato rispetto delle norme contenute nel testo unico dei concorsi pubblici. In particolare, ad essere contestato dai nostri ricorsi è stata la previsione di una soglia di idoneità troppo alta (i 24/30 previsti da bando per accedere alle prove successive in ragione del contingente degli ammessi si innalzavano illegittimamente determinando l’esclusione di coloro che avevano conseguito i 24/30) e la mancata costituzione di una graduatoria unica nazionale in luogo delle graduatorie regionali.
Agenzia delle entrate, vinti tutti gli appelli: l’accoglimento delle nostre tesi
Contro la nostra azione legale si è registrata la veemente presa di posizione dell’Agenzia delle Entrate che, dalle colonne del settimanale Panorama, è arrivata persino a minacciare querele per lesione della propria immagine. Oggi la IV sezione del Consiglio di Stato, accogliendo ancora una volta le nostre tesi, ha probabilmente messo la parola “fine” ad una delle più agguerrite dispute legali degli ultimi anni.
26/04/2022