ASSEGNAZIONE PROVVISORIA IN SICILIA

Sono stati pubblicati i bollettini degli Ambiti Territoriali Siciliani, in riferimento ai movimenti della mobilità annuale del 26/08/2024. Molte cattedre sono disponibili, su tutti i gradi della Scuola e di tutte le province siciliane!

Queste cattedre fanno parte dell’ organico “di fatto”, e vanno attribuite in “Assegnazione provvisoria” ai docenti che ne hanno fatto richiesta per ricongiungersi con le loro famiglie, grazie alle procedure di scorrimento delle graduatorie definitive delle assegnazioni provvisorie.

Queste cattedre risultano disponibili non per rinuncia, ma per un mancato incrocio dei dati al momento degli spostamenti tra province e/o tra tipologie di posto differente: si tratta, infatti, di quelle stesse cattedre che, spesso, gli stessi uffici assegnano agli insegnanti che hanno fatto domanda di assegnazione provvisoria.

L’amministrazione dell’Ufficio scolastico regionale siciliano ha dichiarato l’impossibilità di effettuare, per quest’anno, tali scorrimenti. La causa sarebbe la ristrettezza dei tempi, oltre ritardi accumulati, a tutti i livelli, per le operazioni di avvio dell’anno scolastico: chi ne paga le conseguenze, inaccettabili, sono i docenti e le loro famiglie, alle quali quest’anno, a causa dei suddetti ritardi, non potranno ricongiungersi.

L’USR richiamato ha, infatti, sottolineato di non essere nelle condizioni di operare ulteriori scorrimenti, poiché il contratto prevede la conclusione di tali operazioni entro il 31 agosto.

Dunque, mentre gli uffici scolastici regionali d’Italia hanno provveduto, in buona parte, a pubblicare rettifiche e integrazioni alle Assegnazioni Provvisorie dei docenti di ruolo fuori sede, la Sicilia si è fermata, perché sembra non aver avuto il tempo di occuparsene (!).

I docenti hanno anche allertato il Prefetto di Palermo, segnalando la gravissima lesione al loro diritto al ricongiungimento familiare determinata dalla mancata rettifica delle graduatore relative alle Assegnazioni Provvisorie, nella sicura presenza di cattedre disponibili, senza ottenere alcun positivo riscontro.

Nessuna considerazione, dunque, per quelle famiglie costrette a sgretolarsi, coniugi forzatamente separati, genitori che dovranno allontanarsi dai propri figli e dai propri genitori da assistere, senza considerare il peso dei costi di trasferta e di abitazione.

Stiamo pertanto predisponendo i ricorsi per ottenere una rettifica delle graduatorie e, così, recuperare l’unità familiare che rimarrebbe altrimenti perduta per i docenti siciliani.

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