Da 7mila a 20mila euro, in base al tipo di contratto: sono queste le cifre che è possibile recuperare e che fanno riferimento alle somme indebitamente non percepite a causa del blocco degli stipendi dichiarato illegittimo.
A partire dal 2010, infatti, a causa della profonda crisi finanziaria, il legislatore aveva disposto che i dipendenti pubblici, rientranti nel regime di contrattazione collettiva, subissero un “congelamento” delle retribuzioni.
In altri termini, con delle misure di carattere straordinario, aveva disposto che il regime retributivo dei dipendenti pubblici non beneficiasse, annualmente, degli adeguamenti previsti per legge. Tale disposizione, introdotta come misura straordinaria per il contenimento della spesa pubblica, ha però prodotto effetti duraturi.
Ciò ha indotto la Corte Costituzionale a sancirne l’illegittimità costituzionale con una sentenza resa lo scorso 30 luglio 2015. Alla luce della citata sentenza, pertanto, sarà possibile per i dipendenti pubblici ottenere ristoro dal pregiudizio patito, ovvero recuperare le somme non percepite.
Blocchi stipendiali, chi può richiedere il recupero delle somme non percepite
Può richiedere il recupero delle somme non percepite e aderire all’azione legale qualsiasi dipendente pubblico il cui trattamento stipendiale sia stato bloccato dal 2010 ad oggi.
La somma che potrà essere recuperata varia da dipendente a dipendente e sarà quantificata da un consulente del lavoro.
Di seguito riportiamo delle ricostruzioni meramente esemplificative:
– Un soggetto appartenente alle forze armate potrà richiedere una somma pari a circa 14.000,00 €.
– Per coloro il cui rapporto di lavoro sia articolato sulla base del CCNL Enti Locali sarà possibile agire per una cifra pari a circa 20.000,00 €.
– I docenti, invece, potranno agire per una cifra pari a circa 7.250,00 €.
Per poter aderire sarà necessario inviare allo studio legale copia del Contratto di lavoro e copia delle buste paga relative al periodo successivo all’anno 2010.
Lo studio legale sta seguendo con attenzione l’intera vicenda e sta avviando una campagna nazionale sul recupero somme da blocchi stipendiali.
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12/03/2018