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Concorsi pubblici: un minuto di ritardo? Esclusione senza se e senza ma!

newsreggio_imgbig_652650674“Tu puoi ritardare, ma il tempo non lo farà” diceva Benjamin Franklin e, in base a quanto affermato dal T.A.R. Perugia con la sentenza n. 459/2015, è bene aggiungere che mai e poi mai si deve arrivare in ritardo ad un concorso pubblico!

Il T.A.R. Umbro, infatti, ha ritenuto legittima l’esclusione di un candidato che si era presentato alla prova con un solo minuto di ritardo rispetto alla data di inizio prevista nel bando.

Nel caso di specie, il ricorrente aveva impugnato il provvedimento di esclusione dalle prove scritte del concorso, ritenendolo illegittimo poiché, era arrivato con un solo minuto di ritardo rispetto all’orario indicato dalla P.A..

Ebbene, il Collegio, nonostante la lievissima entità del ritardo e la circostanza che le prove di esame non fossero ancora iniziate nel momento in cui era arrivato il candidato poi escluso, ha ribadito che il bando deve essere sempre tassativamente applicato, pena la violazione del principio di parità di trattamento tra i partecipanti al concorso.

Il bando, essendo la lex specialis del concorso, infatti, deve essere interpretato in modo letterale: nessun margine di discrezionalità è lasciato alla commissione esaminatrice.

images (3)In altri termini, a fronte di un ritardo da parte del candidato, la commissione non ha alcuna possibilità né margine di scelta in merito alla possibilità di ammettere lo stesso a sostenere la prova concorsuale: può solo escluderlo.

Inoltre, il Collegio, richiamando un orientamento ormai pacifico in giurisprudenza, ha ricordato che il verbale della Commissione esaminatrice di un concorsopubblico costituisce un atto pubblico assistito da fede privilegiata, facendo prova sino a querela di falso di quanto in esso attestato, ex art. 2700 del Codice civile.

Conseguentemente, è riservata al giudizio di querela di falso la proposizione e l’esame di ogni questione concernente l’alterazione nel verbale della realtà degli accadimenti e dell’effettivo svolgersi dei fatti.

L’omessa instaurazione di un siffatto giudizio ha portata di per sé dirimente ai fini del decidere nel giudizio amministrativo, in quanto risulta attestato che il ricorrente non era presente all’ora prestabilita e, dunque, doveva considerarsi rinunciatario.

orologio-moderno-analogico-murale-9350-5111345In conclusione, il giorno prima di ogni concorso, oltre al mega ripasso e gli scongiuri, è consigliabile regolare gli orologi, in modo da arrivare puntuali… o (se è possibile) addirittura in anticipo!

Articolo a cura dell’Avv. Chiara Campanelli

 

10/12/2015

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