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Concorso 1858 Inps, individuata una domanda errata nella seconda prova

Individuata una domanda errata nel concorso per 1858 consulenti di protezione sociale presso l'Inps. Ecco chi può fare ricorso

Concorso 1858 Inps

Molti candidati hanno contattato il nostro Studio per segnalare la presenza di domande errate nella seconda prova scritta del concorso per 1858 consulenti presso l’Inps. Il nostro staff legale è già al lavoro per verificare la correttezza o meno dei quesiti oggetto della prova. Uno di questi è stato già individuato ed è il seguente: 

Come è denominato il principio costituzionale a cui si è uniformato l’ordinamento tributario italiano in base al quale tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche?
 
A: Principio di universalità
B: Principio di capacità contributiva
C: Principio di equità
 
La risposta considerata corretta dall’Amministrazione è la prima, che in realtà risulta errata. Mentre è corretta l’opzione B. Pertanto, tutti coloro che hanno risposto flaggando l’opzione “Principio di capacità contributiva” possono contestare il quesito e ottenere l’aggiornamento del punteggio.

Domande errate, quando puoi contestarle

Tutti coloro che hanno individuato domande errate nel proprio test e hanno risposto in maniera corretta, qualora presente una risposta esatta, possono proporre ricorso e ottenere l’ammissione alle successive prove di concorso.

  • Esempio A: il quesito presenta più risposte corrette

Se il concorrente intende contestare una domanda che presenta più risposte parimenti corrette, potrà proporre ricorso solo se ha barrato la (seconda) risposta che si reputa corretta. In questo caso si chiede al Tar di rettificare in aumento il voto ottenuto, attribuendo il punteggio pieno per la domanda contestata, neutralizzando anche la decurtazione di punteggio subita.

  • Esempio B: la domanda presenta un’unica risposta corretta e l’Amministrazione non è riuscita ad individuarla.

Se il concorrente intende contestare una domanda perché l’Amministrazione, tra le risposte, non ha individuato quella corretta, il candidato può proporre ricorso se ha barrato l’unica domanda che si considera corretta. Anche in questo caso si chiede al TAR di rettificare in aumento il voto ottenuto, attribuendo il punteggio pieno per la domanda contestata, neutralizzando anche la decurtazione di punteggio subita.

  • Esempio C: la domanda non presenta nessuna risposta corretta

Se il concorrente intende contestare una domanda perché l’Amministrazione, tra le risposte, non ha inserito nessuna risposta valida, il candidato può proporre ricorso a prescindere dalla risposta barrata.

Per dimostrare la sussistenza di una domanda errata basta ricorrere ai manuali, libri di testo o altre fonti autorevoli, anche online. Qualora ciò non fosse possibile, ci si può comunque rivolgere a un esperto che dovrà predisporre una perizia che andrà allegata al nostro ricorso per avvalorare la richiesta di ammissione all’orale per la presenza effettiva di domande errate.

Il nostro studio legale è da anni in prima linea per garantire ai candidati tutela avverso le ingiustizie che possono derivare dai concorsi pubblici. Come sempre, siamo pronti a difendere i vostri diritti. Clicca su INIZIA e compila il form per fare la tua segnalazione o essere ricontattato dal nostro staff legale specializzato!



03/02/2023

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