Prevista entro la fine di quest’anno la pubblicazione del bando di concorso per il reclutamento, su base regionale, dei “Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi” (DSGA). Ma il regolamento del concorso pubblicato in Gazzetta Ufficiale prevede requisiti escludenti!
Il Concorso Dsga, le prove previste
È prevista entro la fine di quest’anno la pubblicazione del bando di concorso per il reclutamento, su base regionale, dei “Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi” (Concorso Dsga). La quale è una figura professionale il cui lavoro concerne principalmente quattro ambiti specifici:
- amministrativo contabile;
- materia negoziale;
- gestione dei beni;
- personale ATA.
È stato intanto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto n. 146, recante “il Regolamento del concorso per titoli ed esami per l’accesso al profilo professionale del Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA)” lo scorso 28 giugno ed è entrato in vigore il 18 ottobre.
Tale provvedimento regolamenta:
- come si svolgeranno le prove di concorso e su cosa verterann,
- i requisiti d’accesso.
Sono previste due prove concorsuali, una scritta ed una orale. Quindi, diversamente dal concorso indetto nel 2019, non sarà prevista una prova preselettiva.
La prova scritta prevede quesiti inerentemente le seguenti aree del sapere:
- Diritto costituzionale ed Amministrativo;
- Diritto Civile;
- Contabilità pubblica;
- Diritto del Lavoro;
- Legislazione scolastica;
- Ordinamento e gestione amministrativa delle istituzioni scolastiche autonome e stato giuridico del personale scolastico;
- Diritto penale, nello specifico Reati contro la Pubblica amministrazione.
Per quanto riguarda, invece, la prova orale si svolgerà in tre fasi:
- colloquio sulle materie oggetto d’esame e sulla capacità di risolvere un caso riguardante le funzioni del DSGA;
- verifica delle capacità informatiche del candidato;
- verifica conoscenza della lingua inglese.
Requisiti di partecipazione e categorie escluse
Per quanto concerne i requisiti d'accesso per poter partecipare al concorso, il decreto riporta che: “sono ammessi a partecipare alle procedure di cui al presente decreto coloro che sono in possesso della cittadinanza italiana, o di uno degli Stati membri dell’Unione europea, oppure cittadinanza di uno Stato diverso da quelli appartenenti all’Unione Europea, qualora ricorrano le condizioni di cui all’articolo 38 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”.
Inoltre risultano particolarmente restrittivi, alla luce delle mansioni svolte dal Dsga, i titoli di studio richiesti per poter concorrere. Infatti, possono parteciparvi esclusivamente coloro i quali abbiano conseguito:
• diploma di laurea di vecchio ordinamento in Giurisprudenza, Scienze politiche, sociali o amministrative, Economia e commercio;
• diploma di laurea specialistica (LS) 22, 64, 71, 84, 102, 57, 60, 70, 88, 89, 99;
• laurea magistrali (LM) corrispondenti a quelle specialistiche ai sensi della tabella allegata al D.I. 9 luglio 2009.
Risultano essere dei requisiti d’accesso alquanto LIMITANTI in quanto impediscono per esempio a coloro siano in possesso di un dottorato di ricerca, anche nell’ambito di una delle macro-aeree menzionate dal provvedimento, di poter partecipare al concorso.
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26/10/2022
