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“Dieselgate”, scandalo Volkswagen: al vaglio un’azione legale

30/12/2011 Volkswagen, Sede De Wolfsburg (Alemania). El grupo automovilístico alemán Volkswagen invertirá 170 millones de euros, junto con su socio SAIC, en construir la que será su décimo primera fábrica en China, al tiempo que ha renovado la 'joint venture' que mantiene con su otro socio chino, FAW, por un período de 25 años. ESPAÑA ECONOMIA EUROPA VOLKSWAGEN
La sede della nota azienda tedesca, a Wolfsburg.

Nelle scorse settimane un caso di rilevanza mondiale ha monopolizzato l’attenzione mediatica internazionale. Giornali, televisioni, talk show, approfondimenti, all news 24: tutti i mass media hanno trattato il “Dieselgate”. Questo il nome della singolare vicenda Volkswagen, che ha determinato un crollo del titolo in borsa mai visto, con una perdita fino al 22% sul listino di Francoforte. La nota azienda tedesca ha ammesso di aver violato le norme antismog in Usa. Si tratta del crollo più forte mai registrato dal 2008, e il costo per i soci del colosso dell’auto tedesca alla fine è di 12,9 miliardi.

Ancora più fresca la notizia del coinvolgimento delle auto con motori a benzina. Infatti, pare che siano state riscontrate anomalie anche sulle emissioni di CO2, laddove finora lo scandalo sembrava riguardare principalmente gli ossidi di azoto (NOx). Stando alle indiscrezioni trapelate dalla casa tedesca, pare che le criticità riguardino anche i motori a benzina 1.400 di cilindrata.

volkswagen (1)Secondo quanto afferma la casa di Wolfsburg, sono 11 milioni nel mondo i veicoli Volkswagen con discrepanze nei motori diesel.

L’agenzia per la protezione ambientale statunitense (Epa) ha ordinato ufficialmente il richiamo di quasi 500 mila veicoli della casa tedesca, accusata di aver violato fraudolentemente la legge.

In America sono già 25 le class action avanzate da proprietari e concessionari, che chiedono risarcimenti per lo scandalo delle centraline truccate.

In Italia, secondo quanto dichiarato dalla stessa Volkswagen, le auto che verranno richiamate in officina per “l’intervento di manutenzione service”, sono almeno 648.458, ovvero tutte quelle che montano il motore 2.9 Tdi 150 cv Euro 5 tipo EA189.

Precisamente, 361.432 Volkswagen, 197.421 Audi, 35.348 Seat, 38.966 Skoda e 15.291 veicoli commerciali.

A queste devono aggiungersi i veicoli a benzina, per i quali non è ancora possibile una stima affidabile, ma secondo una valutazione iniziale “la stima preliminare indica rischi economici approssimativamente per 2 miliardi di euro” .

Come nel resto del mondo, quindi, anche in Italia sarà inevitabile una class action da parte di tutti i proprietari di auto del gruppo per i danni subiti e l’eventuale frode.

In seguito all’evoluzione della vicenda, che assume contorni sempre più gravi, soprattutto in relazione alle inevitabili ricadute economiche, lo Studio legale sta valutando la predisposizione di due differenti tipologie di azioni legali per tutelare gli interessi dei propri assistiti.

A fronte delle allarmanti dichiarazioni del Consiglio di Sorveglianza della Volkswagen che, in seguito alla scoperta delle irregolarità riscontrate nella determinazione dei livelli di Co2 su altri veicoli, ha affermato di essere “profondamente preoccupato”, lo Staff legale si sta già muovendo, predisponendo due distinte azioni:

  • una valida per tutti i “consumatori” proprietari delle vetture incriminate;
  • una per tutti gli azionisti pregiudicati dal crollo.

Prossimamente vi aggiorneremo su tutti gli sviluppi del caso, intanto potete contattarci, se interessati, scrivendo a ““Raccontaci il tuo caso”.

A disposizione anche le nostre linee telefoniche:

0917794561 – 3276339369 – 3276304363 – 3276347732

19/04/2017

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