Aveva sostenuto la prima prova orale dell’esame di abilitazione forense, non ottenendo però il risultato sperato. Non ritenendo comunque corretto l’esito ha proposto ricorso, contestando la formulazione del quesito che richiedeva profili di diritto non previsti dalle linee guide. I giudici del Tar hanno accolto il ricorso disponendo la ripetizione della prova.
In breve, il Tar ha ritenuto che la traccia sottoposta al candidato violasse sia il Dl n. 31 del 2021 che ha indetto l’esame sia le linee guida dettate dal Ministero, nella parte in cui prescrivono che “Il quesito e il caso devono in particolare essere impostati partendo dal diritto sostanziale e dando rilievo a uno o più profili di diritto processuale, e non viceversa”.
In questo caso, infatti, il quesito è stato ritenuto violativo delle linee guida proprio perché “non solo è stato impostato senza partire da un istituto di diritto sostanziale per poi dar rilievo a profili di diritto processuale, ma ha contenuto pressoché esclusivamente di diritto processuale“.
Pertanto, tutti coloro che non hanno superato la prima prova e sono stati chiamati a rispondere a quesiti non previsti dalle linee guida possono proporre ricorso. Per sottoporre il tuo caso e contattare il nostro staff legale clicca su INIZIA e compila il form:
13/06/2022
