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Fatture false, inutile il bonifico contro l’accertamento fiscale

Fatture false: inutile il bonifico contro l’accertamento fiscale

In caso di contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate di operazioni inesistenti e fatture false, il bonifico non prova che l’operazione sia stata effettivamente posta in essere, né dimostra la veridicità della fattura.

In caso di fatture false e operazioni inesistenti, il contribuente, per contestare e superare l’accertamento fiscale, dovrà trovare elementi più consistenti del semplice bonifico.
Ad avviso della Sezione Tributaria della Suprema Corte (Cassazione Civile – Sentenza  23 novembre 2016 , n. 23804), non possono rilevare, per vincere l’accertamento del Fisco, i pagamenti a mezzo di conti correnti bancari e bonifici, perché proprio tali strumenti vengono utilizzati fittiziamente per porre in essere condotte illecite, e non costituiscono, perciò, prova dell’effettività dell’operazione.

Fatture false, la ricostruzione della Corte

In altri termini, il bonifico bancario non costituisce prova che l’operazione sia stata effettivamente realizzata né è sufficiente a dimostrare la veridicità e l’esistenza di una fattura.
Legittimo, pertanto, l’accertamento sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti e che mette in evidenza il meccanismo della frode carosello, come avvenuto nel caso di specie, dove l’inesistenza delle fatture era stata accertata da indagini della Guardia di Finanza presso il contribuente e presso tutti i soggetti coinvolti.
Da tale indagine erano emersi indizi gravi, precisi e concordanti e a nulla sono valsi i pagamenti, tramite bonifico,delle fatture contestate.

Adriana Costanzo per Norma.dbi.it

06/12/2016

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