Caro Lettore, in questo periodo particolarmente difficile, il nostro Studio legale ha deciso di fare la propria parte offrendo un servizio ai cittadini: un gruppo facebook in cui raccontiamo a modo nostro tutte le news che ruotano intorno al coronavirus. Lo faremo con trasmissioni Live, approfondimenti, guide e altri contenuti gratuiti e fruibili da tutti. Se pensi che il nostro servizio ti sia utile, iscriviti al gruppo Coronavirus i diritti dei cittadini
Boccata di ossigeno per gli iscritti alle casse di previdenza private. Dal primo aprile è partito il cosiddetto click day…
Infatti, dalle ore 12 “Mezzogiorno di fuoco”, i liberi professionisti e lavoratori autonomi iscritti a casse di previdenza private (quindi no gestione separata INPS) hanno potuto inviare le domande per ottenere il bonus di 600 euro previsto dall’art. 44 del Dl 18/2020 del Ministero del Lavoro e del Ministero dell’Economia dello scorso 28 marzo.
Quest’ultimo ha istituito il cosiddetto “Fondo per il reddito di ultima istanza”, volto a garantire misure di sostegno al reddito per i lavoratori liberi professionisti ed autonomi che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro.
Migliaia, dunque, i professionisti ed autonomi che sino al prossimo 30 aprile daranno “fuoco alle polveri” cercando di presentare l’istanza attraverso i portali di accesso on-line rispettivamente delle proprie casse previdenziali di appartenenza.
E’ bene specificare che tale misura è riservata :
- ai lavoratori, la cui attività è stata limitata dai provvedimenti restrittivi per coronavirus COVID-19 che, nell’anno di imposta 2018, abbiamo percepito un reddito complessivo, non superiore a 35.000 euro. Il limite è al lordo dei canoni di locazione assoggettati a tassazione con cedolare secca;
- ai lavoratori con reddito complessivo, nell’anno di imposta 2018,compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro. Anche il questo caso il reddito è assunto al lordo di eventuali canoni di locazione assoggettati a cedolare secca. In questo caso gli stessi dovranno aver cessato o ridotto l’attività fra il 23 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020, oppure ridotto il fatturato nel primo trimestre del 2020 almeno del 33% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il reddito va individuato come differenza tra ricavi ed i compensi secondo il principio di cassa. Per quanto riguarda la “riduzione o sospensione dell’attività lavorativa”, in particolare, bisogna fare riferimento ad una riduzione rispetto al primo trimestre 2019, come minimo, del 33% del reddito del primo trimestre 2020. Invece, si parla di “cessazione dell’attività” con riferimento a coloro i quali hanno dovuto chiudere la partita IVA, nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020.
Infine, occorre fare riferimento alla copertura finanziaria del suindicato fondo, in particolare, l’art. 5 del suindicato decreto Interministeriale individua le risorse, che ammontano a 200 milioni, che sono state stanziate per erogate le indennità di 600 euro per le categorie che non rientrano tra i beneficiari del bonus per le partite IVA.
Ma la domanda, a questo punto, sorge spontanea… Basteranno questi 200 milioni?
Infatti, da più parti, parrebbe che le domande saranno liquidate in ordine cronologico di presentazione, previa verifica dei requisiti previsti e fino all’esaurimento dei 200 milioni complessivamente stanziati…
Sarà questo che ha portato alla corsa al click day che ha di fatto intasato i portali delle casse previdenziali?
Riteniamo che qualora il fondo non sia sufficiente a coprire le numerose istanze presentate sia possibile, anche alla luce del DM del 27/03/2020 art 126 c.7 che autorizza il Ministero dell’Economia e delle Finanze “… ad apportare con propri decreti, sentito il Ministro competente, le occorrenti variazioni di bilancio…”, consentire l’aumento dello stanziamento per consentire a tutti di godere del beneficio… diversamente ci troveremmo dinnanzi ad una palese disparità di trattamento.
Ci auspichiamo, in merito, un chiarimento dagli organi competenti e confidiamo che: “Andrà tutto Bene”…
Dubbi o perplessità? Raccontaci la tua esperienza, avrai un team di professionisti a tua disposizione per risolvere il tuo caso. Compila il form qui sotto
22/04/2024