Anche quest’anno l’inizio delle lezioni è segnato da cattedre vuote e precari in piazza. Nonostante le nuove assunzioni, gli istituti si sono visti costretti a ricorrere ai supplenti, circa 130.000 secondo i sindacati.
Alla fine delle operazioni, però, si ipotizza che circa 25mila posti restino vuoti per assenza di candidati in materie come matematica, informatica, lingue e sostegno.
Ma se un preside non ha più supplenti da chiamare, dopo aver cercato tra i docenti disponibili dalle GAE, da quelle di merito degli ultimi concorsi e dalle graduatorie di istituto, potranno essere convocati anche laureati e diplomati alla prima esperienza, grazie alla messa a disposizione (Mad). Lo scorso anno furono oltre 11mila i contratti a tempo dati agli aspiranti insegnanti presenti nell’ultimo scaglione della graduatoria.
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16/09/2019