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Accesso a medicina generale: perché i laureati di marzo 2016 sono i più sfavoriti

responsabilità medicaE’ una notizia fresca che indubbiamente ha reso felici parecchi laureandi in Medicina: Laurea e abilitazione nello stesso giorno.

L’incontro al Ministero della Salute

Durante l’incontro sulla delega del lavoro in Sanità derivate dall’articolo 22 del patto della Salute, i rappresentanti del Miur hanno condiviso la proposta della Cgil, Cisl e Uil medici secondo la quale il laureando in Medicina potrà ottenere nello stesso giorno l’abilitazione alla professione e contemporaneamente la laurea. L’incontro si è tenuto al Ministero della Salute, presente il ministro Beatrice Lorenzin. «Si tratta di una notizia positiva per i futuri giovani medici – ha spiegato il segretario della Cgil Medici Massimo Cozza – che in questo modo non saranno più costretti ad aspettare anche diversi mesi per poter conseguire l’abilitazione e per poter partecipare ai test per le scuole di specializzazione e alle scuole di medicina generale che richiedono il titolo».

La trafila che i neo medici devono seguire, in effetti, è parecchio lunga. Dopo la seduta di laurea, infatti, gli aspiranti medici, secondo il sistema attuale, devono sottoporsi a tre mesi di tirocinio (di cui un mese in una clinica medica, un mese in una chirurgica e un mese dal medico di medicina generale). Al termine di questo periodo di “stage”, c’è un esame finale con quiz multipli, che si svolge solo due volte l’anno: se lo si supera, ci si abilita, e solo dopo ci si può iscrivere all’ordine professionale, con contestuale iscrizione all’Enpam. L’abilitazione, quindi, consente ai giovani medici di svolgere servizio sull’ambulanza del 118, di effettuare guardie mediche, guardie turistiche, sostituzione del medico di base, oltre che di iscriversi alle scuole di specializzazione. Ma poiché gli esami per entrare nelle specializzazioni si tengono una sola volta l’anno (e non sempre nello stesso periodo: quest’anno dovrebbe essere a luglio), il rischio è che passi anche un anno e mezzo prima di riuscire a cominciare la seconda parte dell’abilitazione professionale, indispensabile per esercitare la professione in diversi ambiti. Con questa novità, invece, i tempi si accorciano.

Ma è qui che viene fuori una disparità di trattamento di tutta evidenza.

Medicina Generale: la disparità di trattamento

Allo stato attuale, visionando i bandi fino ad ora pubblicati dalle singole regioni ( clicca qui per leggere i nuovi bandi di concorso), ci si accorge come i neo laureati a Marzo 2016 siano esclusi dalla partecipazione al prossimo concorso in Medicina Generale.

Ancora una volta, infatti, tra i requisiti obbligatori (quei requisiti indispensabili ai fini della presentazione della domanda), è previsto il “possesso dell’abilitazione all’esercizio professionale in Italia”, da conseguire prima della data di presentazione della domanda di partecipazione.

In verità, come invece accade in moltissimi altri concorsi, neanche quest’anno è stata prevista un’apposita deroga per i Dottori che conseguiranno l’abilitazione prima dell’effettuazione del concorso, nonostante tale illegittimità è già stata oggetto di censura dei nostri ricorsi negli anni passati che il G.A. ha ritenuti fondati.

Riassumiamo le criticità di Medicina Generale

Volendo riassumere:

i dottori laureati a Marzo 2015, nonostante fossero rimasti esclusi, sono riusciti ad approdare al concorso in Medicina Generale ricorrendo all’autorità giudiziaria;

i prossimi laureati in Medicina conseguiranno (molto probabilmente già a partire dal prossimo anno) l’abilitazione in seno alla Laurea, e quindi potranno liberamente presentare la domanda di partecipazione al concorso per Medicina Generale;

i dottori laureati a Marzo 2016, invece sono, allo stato attuale, illegittimamente esclusi dalla partecipazione al concorso.

In virtù di ciò, lo studio sta predisponendo un’azione legale (collettiva e individuale) volta a permettere l’accesso al concorso a coloro i quali conseguiranno l’abilitazione il prossimo luglio.

La data di scadenza per ricorrere è stata fissata in giorno 3 giugno, nonostante il concorso sia a settembre. Questa data si è resa necessaria poiché l’atto da impugnare è il singolo bando regionale che, a norma di legge, può essere impugnato entro 60 giorni o entro 120 giorni dalla sua pubblicazione.

Dopo lo svolgimento delle prove e la pubblicazione delle relative graduatorie sarà possibile proporre un ulteriore ricorso, qualora si sia ottenuto un punteggio utile per l’accesso al corso di formazione specifica in una delle Regioni “non scelte” dal candidato.

Per aderire e scaricare i moduli di adesione a medicina generale clicca qui 

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Articolo a cura dell’Avv. Giuseppe Saeli

19/05/2016

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