Può una Pubblica Amministrazione bandire un concorso di mobilità (regionale e interregionale), per titoli e colloqui, in presenza di una precedente graduatoria di idonei ancora valida? La risposta è sì. E lo spiega il Consiglio di Stato che è intervenuto, confermando la decisione dei giudici amministrativi del Tar.
Il Collegio di appello ha premesso che, in assenza di una norma di legge che stabilisca in maniera univoca il rapporto preferenziale cui le Amministrazioni debbano attenersi nella scelta della modalità (attingimento a una graduatoria efficace formata da altra Amministrazione del medesimo comparto o indizione di una procedura di mobilità esterna) per l’assunzione del personale destinato alla copertura dei posti vacanti del proprio organico, i vizi dedotti dalla parte appellante afferiscono essenzialmente al contenuto discrezionale del provvedimento impugnato e l’interesse pubblico perseguito.
Anche il giudice amministrativo aveva dichiarato che le Amministrazioni, prima di procedere all’indizione di pubblici concorsi finalizzati alla copertura di posti vacanti (quindi anche prima di procedere allo scorrimento delle graduatorie concorsuali già pubblicate) devono attivare le procedure di mobilità esterna del personale di altre Amministrazioni pubbliche, rispondendo ad esigenze di efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa la preferenza per l’utilizzazione di personale con esperienza acquista nell’esercizio dei compiti propri del posto da ricoprire.
Il Consiglio di Stato è poi andato oltre, affermando che l’esistenza di una graduatoria ancora valida, se limita (o addirittura esclude) la libertà di indire un nuovo concorso, non incide invece sulla libertà di avviare una procedura di mobilità.
La preferenza accordata allo scorrimento della graduatoria, rispetto all’indizione di una nuova procedura concorsuale, si può giustificare se consente varie finalità quali l’acquisizione del personale già formato, l’immediata operatività delle scelte, l’assorbimento di eventuale personale eccedentario e un risparmio di spesa.
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16/11/2018