NEW ASSEGNAZIONE TEMPORANEA
Sei un dipendente pubblico e hai un figlio minore di tre anni?
Oppure un membro della tua famiglia ha una disabilità?
Puoi richiedere l'assegnazione temporanea
verso la residenza della tua famiglia!
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L'amministrazione, al momento dell'istanza, ha 30 giorni di tempo per rispondere, accettando o negando l'assegnazione temporanea.
Le p.a interessate, soprattutto quelle militari, respingono le relative richieste invocando a supporto del diniego la mancanza del posto vacante e disponibile verso la sede richiesta dal lavoratore.
Ma non tutti i dinieghi sono legittimi e possono essere contestati
Valutazione sulla sussistenza dei requisiti per la proposizione della richiesta.
Proposizione motivata della richiesta, anche in esito ad un'indagine preliminare sulla situazione organica delle sedi interessate.
Assistenza nella fase dell'osservazione si può ottenere un mutamento della posizione della p.a e quindi il trasferimento.
Proposizione del ricorso con richiesta immediata (sopensiva) del trasferimento. .
L'amministrazione, al momento della ricezione dell'istanza, ha 30 giorni di tempo per rispondere, accettando o negando l'assegnazione temporanea. Le p.a interessate, soprattutto quelle militari, respingono le relative richieste invocando a supporto del diniego la mancanza del posto vacante e disponibile verso la sede richiesta dal lavoratore. Ma non tutti i dinieghi sono legittimi e possono essere contestati
Valutazione sulla sussistenza dei requisiti per la proposizione della richiesta.
Proposizione motivata della richiesta, anche in esito ad un'indagine preliminare sulla situazione organica delle sedi interessate.
Assistenza nella fase dell'osservazione si può ottenere un mutamento della posizione della p.a e quindi il trasferimento.
Proposizione del ricorso con richiesta immediata (sopensiva) del trasferimento.
Con la sentenza n.99 del 4 giugno 2024 la Corte Costituzionale è intervenuta sull’istituto disciplinato dall’art. dall’articolo 42bis del D.lgs. 151/2001, ampliandone l’ambito di applicazione.
Com’è noto il trasferimento di cui all’art. 42 bis è stato pensato dal Legislatore a beneficio dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni che avendo dei figli minori di 3 anni posso richiedere di essere assegnati per un periodo non superiore a tre anni «ad una sede di servizio ubicata nella stessa provincia o regione nella quale l'altro genitore esercita la propria attività lavorativa ……».
Tale parte dell’art. è stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale in quanto non adeguata ad assicurare la giusta tutela in favore di quei nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano in regioni diverse da quelle in cui è stata fissata la residenza familiare.
Per tale motivo, la Corte ha ritenuto “limitate” l’impostazione originario dell’art. 42bis ritenendola in contrasto con l’art. 3 della Cost. , a detta della stessa, infatti, la ratio dell’istituto in questione è quella di garantire realizzazione dell’obiettivo costituzionale di sostegno e promozione della famiglia, dell’infanzia e della parità dei genitori nell’accudire i figli.
Ecco che, proprio alla luce di una simile ratio, la Corte dichiara che la lettera dell’art. deve consentire il trasferimento al dipendente pubblico «ad una sede di servizio ubicata nella stessa provincia o regione nella quale è fissata la residenza della famiglia o nella quale l’altro genitore eserciti la propria attività lavorativa».
L’art. 42bis del d.lgs 151/2001 prevede infatti che «Il genitore con figli minori fino a tre anni di età dipendente di amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, può essere assegnato, a richiesta, anche in modo frazionato e per un periodo complessivamente non superiore a tre anni, ad una sede di servizio ubicata nella stessa provincia o regione nella quale l'altro genitore esercita la propria attività lavorativa, subordinatamente alla sussistenza di un posto vacante e disponibile di corrispondente posizione retributiva e previo assenso delle amministrazioni di provenienza e destinazione».
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