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Concorsi – Esclusione dalle prove psicofisiche e accertamenti sanitari

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Concorsi – Esclusione dalle prove fisiche e dagli accertamenti sanitari

Le prove di efficienza fisica (o psicofisica) e gli accertamenti sanitari servono a verificare il possesso di determinati requisiti psico-fisici da parte dei candidati. I concorrenti vengono sottoposti a test fisici e numerosi esami clinici (visite mediche generali, visite mediche specialistiche ed esami di laboratorio) che servono alla commissione esaminatrice per stabilire l’idoneità o l’inidoneità del concorrente a rivestire il ruolo per cui si sta candidando.

Non sempre, però, le valutazioni della commissione sugli accertamenti psicofisici  e su quelli sanitari sono compiuti in modo legittimo e, in determinati casi, è possibile proporre ricorso al TAR al fine di ottenere l’ammissione alla prova successiva.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_text_separator title=”TIPOLOGIA DI RICORRENTE” color=”orange” style=”shadow” border_width=”2″][vc_column_text]Possono aderire al ricorso tutti coloro che sono stati esclusi dal concorso a seguito del giudizio negativo della commissione per l’accertamento dei requisiti:

  • fisici
  • psicofisici
  • sanitari

Il ricorso dovrà essere proposto entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento di esclusione. In caso di esclusione per il mancato possesso dei requisiti attitudinali clicca qui per ottenere maggiori informazioni

[/vc_column_text][vc_text_separator title=”GIURISPRUDENZA” color=”orange” style=”shadow” border_width=”2″][vc_column_text]La giurisprudenza amministrativa ha più volte trattato l’argomento definendo i contorni e le finalità delle prove di efficienza fisica, degli accertamenti psicofisici e sanitari. Ad esempio, il Giudice amministrativo ha offerto delle linee guida che le commissioni dovrebbero rispettare nel giudizio di idoneità:

  • Finalità della prova fisica: “la caratteristica delle prove fisio-attitudinali è quella di verificare il possesso in capo a un concorrente di una buona complessione fisica, nonché di qualità e attitudini fisiche ritenute necessarie ai fini dell’espletamento delle funzioni e dei compiti della qualifica per cui si concorre”
  • Sulla soglia predefinita dall’amministrazione per l’ottenimento dell’idoneità: “trattandosi di esercizi di preparazione atletica, come la corsa, le flessioni e il salto, non vi è una soglia oggettiva e precisamente individuabile al di sotto della quale l’esercizio è da ritenersi insufficiente…il giudizio di idoneità deve valutare nel loro insieme le prestazioni del concorrente e motivare, sia pur sommariamente, l’esclusione o la ammissione di esso e, in presenza di situazioni che possono dare adito a valutazioni ambivalenti e contrastanti, il giudizio deve motivare in modo adeguato e non generico le ragioni della valutazione negativa”
  • Sui fattori momentanei – come lo stato di salute – che entrano in gioco durante la prova:  “nel caso di specie, il giudizio negativo sulla idoneità fisica della ricorrente è viziato da carenza di motivazione, atteso che esso non tiene in nessun conto il dato evidente che una prova come il salto in alto, per la sua specificità, richiede non solo il possesso di un accettabile stato di salute e di integrità fisica, ma anche di una speciale agilità, nonché destrezza, la quale può essere ridotta o compromessa da uno stato di malore temporaneo, come quello dal quale era affetta la ricorrente al momento della prova.”
  • Sulla percentuale di massa grassa accertata dalla Commissione: non di rado, le strumentazioni mediche utilizzate durante l’espletamento dei concorsi risultano obsoleti e, pertanto, è possibile contestare il risultato del relativo esame (clicca per leggere le nostre vittorie relative agli accertamenti sanitari)

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  • ammissione alla successiva fase concorsuale

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_text_separator title=”AUTORITÀ ADITA” color=”mulled_wine” style=”shadow” border_width=”2″][vc_column_text]Nei concorsi nazionali (polizia, carabinieri ecc.) la competenza è del T.A. R. del Lazio – Roma[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_text_separator title=”TERMINE DI ADESIONE “][vc_column_text]

  • entro 60 gg dalla data di emissione del verbale di notifica di inidoneità

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Esclusivamente individuale. Un ricorso collettivo sarebbe dichiarato inammissibile per la disomogeneità dei provvedimenti impugnati e delle posizioni dei ricorrenti.

Il costo di adesione è pari a euro 2.000,00 comprensivi di iva e cpa per onorario, oltre 325,00 per contributo unificato

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Per maggiori informazioni manda una mail a [email protected]

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Per ricevere qualsiasi tipo di informazione invia una mail all’indirizzo [email protected] o compila il nostro form “Raccontaci il tuo caso”.

Per informazioni immediate chiama 0917794561

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