Ricorso Assistenti Giudiziari, le ragioni dell’azione legale
Il 24 maggio si sono concluse le prove preselettive del concorso per 800 Assistenti Giudiziari. Nelle speranze del Ministero della Giustizia, questa selezione doveva essere priva di irregolarità e improntata alla meritocrazia e trasparenza. La realtà che però viene rappresentata in questi giorni dai concorrenti è tutt’altro che rosea. Se da un lato, infatti, i controlli sono stati intensificati (smartphone e affini, grazie ai metal detector, dovrebbero essere rimasti fuori dai padiglioni) dall’altro, purtroppo, l’intera procedura è stata caratterizzata da altri gravi problemi. Per queste ragioni abbiamo deciso di promuovere un’azione legale che miri a fare chiarezza su ciò che è accaduto e, al contempo, tuteli efficacemente i diritti tutti i partecipanti. Proviamo ad elencare le principali criticità sino ad ora riscontrate.
Ricorso Assistenti Giudiziari, le domande tronche e la riconvocazione dei candidati il 31 Maggio
Uno dei problemi principali riscontrati durante le prove è stata la non corretta visualizzazione sui pc di alcune domande. Tanti candidati, infatti, hanno avuto difficoltà a rispondere correttamente ai quesiti perchè le domande erano incomplete e/o presentavano al loro interno degli errori nei simboli di punteggiatura (c.d. domande tronche). La commissione d’esame è stata immediatamente investita dal problema e, a seguito di un controllo informatico, con il decreto del 26 maggio è stata disposta la riconvocazione di 4809 candidati. Il primo problema è riuscire a comprendere su quali basi sono state selezionate le persone destinatarie della riconvocazione. Dalle testimonianze e segnalazioni raccolte in queste settimane, infatti, il numero dei concorrenti vittime di questo problema tecnico sembrava nettamente inferiore. Di sicuro, almeno stando a quanto segnalato, tra i riconvocati ci sarebbero dei candidati che non avrebbero subito alcun malfunzionamento. Se così fosse – il se è d’obbligo visto che ancora non è stato possibile analizzare i documenti ufficiali della commissione – si starebbe consumando un’ingiustificata discriminazione tra i partecipanti. Da un lato, infatti, vi sarebbero concorrenti che avrebbero a disposizione una incomprensibile seconda “chance“ (a danno di tutti gli altri 70 mila partecipanti) e, dall’altro, vi sarebbero candidati realmente danneggiati dal malfunzionamento ma misteriosamente tagliati fuori dalla riconvocazione. Il nostro staff legale è già al lavoro per cercare di fare chiarezza sul punto e chiedere, eventualmente, la ripetizione della prova anche per tutti coloro che vorranno presentare il ricorso al Tar.
Ricorso Assistenti Giudiziari, il preavviso per la convocazione
Altro problema, seppur di minore impatto, è quello che la nuova selezione è stata disposta senza rispettare i 15 giorni di preavviso previsti dal DPR 487/94. Il testo unico sull’accesso al pubblico impiego, infatti, dispone che per le selezioni concorsuali debba concedersi ai concorrenti un tempo congruo per poter programmare la prova. Principio che però il Ministero non ha voluto rispettare per questo turno “speciale” di preselettiva.
Ricorso Assistenti Giudiziari, la soglia di sbarramento troppo alta
Da fonti non ufficiali – la graduatoria infatti verrà pubblicata solo nelle prossime settimane – sembrerebbe che circa 6000 candidati abbiano conseguito il punteggio pieno di 50 punti, in 300 abbiano fatto 48,85 e ben 4000 abbiano raggiunto i 48,65 punti. Risultati sorprendenti e lusinghieri che però, a causa della previsione del contingente numerico di 3200 unità, rischiano di essere vanificati. Una selezione realmente meritocratica, infatti, non dovrebbe avere l’obiettivo di sfoltire irragionevolmente la platea dei partecipanti sin dalle prove preselettive. Lo scopo al quale deve mirare l’amministrazione, infatti, è quello di selezionare i migliori attraverso un percorso che ne saggi le competenze attraverso più prove d’esame. Se così non fosse non si comprende perchè il bando prevede un ulteriore fase di “scritti” e l’esame orale. Lo stesso testo unico per l’accesso al pubblico impiego prevede, in linea con quanto detto, una soglia d’idoneità al raggiungimento della quale il concorrente deve potere accedere alla fase successiva del concorso. In questo concorso, per l’ammissione alla fase orale, è prevista una soglia minima di 22,50/30 (cioè 7,5/10). Una prova preselettiva dovrebbe servire unicamente a scremare la platea dei partecipanti, individuando quei candidati che dimostrino di possedere le competenze minime richieste dal concorso, e non anche ad individuare i soli candidati che risulteranno “eccellenti”. Risulterebbe irrazionale, quindi, una soglia di idoneità per il superamento della prova preselettiva maggiore di quella richiesta per la selezione vera e propria. Riteniamo, pertanto, che possano proporre ricorso al Tar tutti i candidati che abbiano conseguito un punteggio pari o uguale a quello previsto per l’ammissione alla fase orale. In particolare, chiunque abbia raggiunto il punteggio di 37.5/50 (cioè 7,5/10) dovrebbe avere accesso alla prova scritta. Ed è quello che chiederemo che accada ai nostri ricorrenti attraverso la proposizione del ricorso.
Ricorso Assistenti Giudiziari, le domande contenute nei quiz
Il nostro staff legale, tramite lo sportello segnalazioni (clicca qui per inviare la tua segnalazione) ha raccolto le testimonianze di moltissimi candidati, i quali hanno avuto modo di sottolineare svariati aspetti della procedura che possono essere considerati “sospetti”.
In particolare, nonostante il Ministero abbia provveduto a rimuovere la domanda n. 251 in quanto errata, non ha provveduto a rimuovere la n. 254, nonostante le due domande risultino sostanzialmente identiche.
E infatti, la rimossa domanda n. 251 recitava “I requisiti d’efficacia dell’atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d’obbligatorietà. Tra i primi rientrano:” riportando come risposta esatta: “Il verificarsi della condizione sospensiva e del termine”.
La domanda n. 254 pone, sostanzialmente, lo stesso quesito: “Con riferimento agli elementi ed ai requisiti dell’atto amministrativo, il verificarsi della condizione sospensiva e del termine costituisce: “ ed ha come risposta esatta: “Requisito di esecutività”.
La lettura del testo dei due quesiti lascia intuire, con una certa facilità, la sostanziale identicità degli stessi.
E allora, perché rimuovere il quesito n. 251, considerandolo errato, e non rimuovere il n. 254, il quale, pur esprimendo lo stesso concetto, viene considerato corretto?
Molte altre sono state le domande segnalateci che sono molto simili a quelle espunte e che invece di essere eliminate sono state sottoposte ai candidati il giorno d’esame.
Ricorso Assistenti Giudiziari, chi può aderire all’azione legale
Da lunedì 29 Maggio sono aperte le adesioni al nostro ricorso. Tutti i candidati, indipendentemente dal punteggio ottenuto, potranno contattare il nostro staff chiamando alla linea telefonica dedicata (0917794561) o inviando una email a [email protected].
Sono messi a disposizione degli interessati anche il nostro gruppo facebook dedicato al concorso “800 Assistenti Giudiziari – RICORSO” e la nostra pagina ufficiale “Avv. Francesco Leone”
Sarà possibile, inoltre, chiedere un appuntamento per incontrarci personalmente in una delle nostre 70 sedi dislocate su tutto il territorio italiano (vedi la sede più vicina a te).
Contattandoci, analizzeremo la vostra posizione e vi comunicheremo quale sarà la strategia processuale a voi dedicata. L’esperienza maturata in questo campo, infatti, ci obbliga a fare un attento screening anche dei più piccoli dettagli onde evitare rovinose imprecisioni e il conseguente rigetto del ricorso.
Per aderire al ricorso scarica i moduli di adesione cliccando qui
30/05/2017