Ricorso concorso 2700 Cancellieri Esperti


L'emergenza COVID non legittima il Parlamento e il Ministero a restringere l'accesso agli aspiranti Cancellieri Esperti: aderisci al nostro ricorso collettivo e chiedi subito l'ammissione al concorso con il solo Diploma

Aderisci al ricorso e difendi i tuoi diritti
Con il nuovo bando di concorso per il reclutamento di 2.700 Cancellieri Esperti il Ministero della Giustizia ha stravolto i requisiti previsti dalla normativa di riferimento per l’accesso al profilo professionale.

La fonte del nuovo bando di concorso è rinvenibile nel Decreto Rilancio – d.l. 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77 – con cui il Parlamento ha stabilito che il Ministero della Giustizia, per far fronte all’emergenza epidemiologica, potesse assumere il personale attraverso una procedura ad hoc.

Si tratta di una selezione per titoli ed esami, legittima e coerente con la situazione emergenziale, ma con l’irragionevole previsione di requisiti di accesso esorbitanti rispetto al profilo di Cancelliere Esperto.

Requisiti che, quasi tutti, presuppongono il possesso di una laurea e che il Legislatore ha richiesto «ai fini dell’attribuzione di punteggio aggiuntivo».

Il bando di concorso, invece, ha stabilito il necessario possesso dei requisiti stringenti, non al fine di attribuire un punteggio aggiuntivo, quanto piuttosto (irragionevolmente) ai fini dell’ammissione alla selezione pubblica.

obiettivi e costi

Chi è il Cancelliere Esperto e quali sono i requisiti per l’accesso alla qualifica?

Con il decreto 9 novembre 2017, il Ministero della Giustizia ha rimodulato i profili professionali del personale.

Per il profilo di Cancelliere Esperto l’Amministrazione ha richiesto le «Conoscenze teoriche e pratiche di medio livello; discreta complessità dei processi e delle problematiche da gestire; capacità di coordinamento di unità operative interne con assunzione di responsabilità dei risultati; relazioni con capacità organizzative di media complessità».

Tra i requisiti di accesso è stato previsto il Diploma di istruzione secondaria di secondo grado e l’accertamento della conoscenza di una lingua straniera e dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche di office automation più diffuse.
Con il ricorso collettivo, a cui potranno partecipare tutti coloro che sono in possesso del Diploma di istruzione secondaria di secondo grado, chiederemo al Giudice del TAR (in via cautelare) di ammettere i nostri ricorrenti al proseguo dell’iter selettivo. Per fare ciò, chiederemo la corretta interpretazione del Decreto Rilancio e, in subordine, solleveremo una questione di legittimità per violazione degli articoli 3, 51, 71, 97, 117 della nostra Costituzione.

Si tratta di una strategia già utilizzata dal nostro studio che ha permesso a centinaia di aspiranti poliziotti di continuare l’iter selettivo. Anche in quell’occasione, una legge dello Stato aveva limitato la loro partecipazione al concorso. Il TAR, già in fase cautelare, ci aveva dato ragione, ammettendo i ricorrenti alla selezione.


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Si tratta di un concorso cucito su misura su alcune categorie professionali?

LA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA PUÒ LEGITTIMARE IL PARLAMENTO
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Chi siamo

Lo studio legale Leone-Fell & C. da oltre 7 anni è al fianco dei partecipanti a tutti i concorsi pubblici, per aiutarli a combattere le ingiustizie e le scorrettezze che spesso avvengono durante le diverse prove e i procedimenti farraginosi.

La tutela dei diritti significa, per noi, avere ben presente da quale parte della “barricata” è necessario stare. Noi stiamo dalla parte di chi ha subito un torto, un’ingiustizia…di chi insegue i silenzi di una burocrazia sorda e inadeguata, di chi si vede negare una propria prerogativa a causa di una procedura, o di un concorso, profondamente viziato… di chi non può coronare il proprio sogno a causa di un diritto che resta lettera morta.
Innovazione, Etica e Tutela dei Diritti sono diventati per noi un “mantra” quotidiano ed è grazie a ciò che il nostro gruppo di lavoro, in poco tempo, è diventato uno dei massimi protagonisti nel panorama del diritto amministrativo italiano.

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