Con un emendamento al decreto semplificazioni, approvato dalle commissioni Lavori pubblici e Affari costituzionali del Senato, è stata prevista una nuova apertura nei confronti di tutti quei debitori che non sono riusciti a pagare le rate scadute della rottamazione bis entro il 7 dicembre 2018.
Il decreto fiscale, infatti, prevedeva che i carichi inclusi nella rottamazione bis potevano rientrare nella rottamazione ter ma solo a condizione che i debitori avessero pagato le rate in scadenza a luglio, settembre e ottobre entro e non oltre il 7 dicembre 2018.
Con l’approvazione dell’emendamento al decreto semplificazioni, oggi si prevede che i relativi carichi (per i quali non si è ottemperato al pagamento entro il 7 dicembre) potranno entrare nella rottamazione ter, ma con l’avvertenza che il pagamento dovrà avvenire in 3 anni (2019, 2020 e 2021) e non in 5.
Allo stesso modo, le persone fisiche che hanno chiesto il saldo e stralcio senza averne diritto saranno ammessi in ogni caso alla rottamazione ter in presenza dei requisiti di legge. In questo caso, tuttavia, il pagamento potrà essere dilazionato in 4 anni e non in otto.
Va ricordato che è già possibile conferire la delega agli intermediari abilitati al fine di poter consultare la propria posizione debitoria e decidere quali carichi inserire nella rottamazione ter.
Il termine ultimo per la presentazione della domanda è quello del 30 aprile 2019.
Chiunque fosse interessato ad effettuare un controllo della propria posizione debitoria può contattare il nostro studio legale inviando una e-mail all’indirizzo [email protected].
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