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Scuole di Specializzazione Mediche: bando 2014/15 illegittimo

prosanTra pochi giorni migliaia di neo medici parteciperanno alle prove selettive per l’accesso alle Scuole di Specializzazione di area sanitaria per l’a.a. 2014/2015.
Dopo gli scandali e le irregolarità dello scorso concorso (scopri cosa è successo), anche la prossima selezione sembra non iniziare con il piede giusto.
Ed infatti, a salire sul banco degli imputati è addirittura lo stesso bando di gara che, ad una prima disamina, sembra suscitare più di una perplessità.
In particolare, è il sistema di attribuzione del punteggio previsto dall’art.7, comma 2, punto b. 2) del bando a creare maggiori malumori tra i candidati…
Tale norma, infatti, prevede che il punteggio complessivo attribuito a ciascun candidato in graduatoria (massimo 135 punti) sia stabilito in relazione alla somma del punteggio conseguito nella prova (massimo 120 punti) più il punteggio attribuito ai titoli (massimo 15 punti). Ed proprio sulla valutazione dei titoli che si addensano le maggiori ombre.
Nella fase di valutazione dei titoli, infatti, la commissione attribuisce un massimo di 5 punti curriculari tenuto conto del voto ottenuto negli esami fondamentali e caratterizzanti la singola scuola .
L’articolo 7, difatti, così recita: “Ai fini dell’attribuzione del punteggio, il candidato è tenuto ad indicare nell’apposita Sezione delle procedura informatica un numero massimo di 5 esami riferiti ai settori scientifico disciplinari indicati come “fondamentali” e “caratterizzanti”.
Sia per gli esami riconducibili a SSD fondamentali che per quelli riconducibili ad SSD caratterizzanti per la Scuola, saranno presi in considerazione, ai fini dell’attribuzione del punteggio curriculare,  esclusivamente gli esami con il numero maggiore di CFU.
 Nello specifico il bando prevede che sia attribuito:
– 1 punto nel caso in cui si fosse ottenuto un voto pari a 30 o 30 e lode,
– 0,7 punti nel caso in cui si fosse ottenuto un voto pari a 29,
– 0,5 punti nel caso in cui si fosse ottenuto un voto pari a 28,
– 0,2 punti nel caso in cui si fosse ottenuto un voto pari a 27.
libri_colorati_530x400Tale sistema, come è di tutta evidenza, presenta un grande e insormontabile problema: i piani di studio, da Ateneo ad Ateneo, cambiano profondamente. 
Ed infatti, gli Atenei godono di una autonomia didattica talmente ampia che possono attribuire un numero di crediti differente alla medesima materia o, addirittura, possono modificare la struttura stessa delle materie suddividendole in moduli integrati ed attribuendo a ciascuno di questi un numero preciso di cfu.
In altre parole, i candidati subiscono un trattamento differente a seconda dell’Ateneo presso il quale hanno conseguito la laurea.
Facciamo un esempio concreto: se a Roma è previsto un solo SSD BIO/09 che vale 6 cfu, mentre a Milano sono previsti nel piano di studi più SSD BIO/09 che valgono 6 cfu ciascuno, lo studente milanese avrà avuto più occasioni (ossia, più esami da sostenere)  di ottenere un voto alto in  una delle materie afferenti la classe BIO/09 oltre che, naturalmente, la possibilità di inserire più materie ai fini della valutazione dei titoli.
Ma non è tutto!
Il bando, infatti, prevede l’attribuzione del punteggio curriculare in base al solo voto conseguito, prescindendo totalmente dal numero di cfu attribuiti alla singola materia e, quindi, non applicando una doverosa ponderazione dei punteggi in ragione dei crediti!
Ad esempio, prendere 30 in una materia da 8 crediti da diritto ad 1 punto; superare una materia da 2 crediti con 30 fa acquisire sempre 1 punto.
L’importante è che entrambe le materie facciano parte del medesimo settore scientifico disciplinare.
La disparità di trattamento anche in questo caso è evidente: valutare esclusivamente il voto, non tenendo conto del “peso” dell’esame sostenuto, crea difatti un sistema che mortifica il merito e premia le materie con meno crediti.
Dinnanzi a tali storture il nostro staff ha promosso un’azione legale che sarà sottoposta all’attenzione del Giudice amministrativo nelle prossime settimane.
Secondo noi, infatti, sono migliaia i candidati penalizzati dal bando che possono chiedere giustizia e sperare in un concorso realmente meritocratico e non discriminatorio.
Chiunque ritenga di essere penalizzato da questo sistema di valutazione e desideri sottoporci il proprio caso o, più in generale, vuole segnalarci un aspetto poco chiaro del concorso può contattarci CLICCANDO QUI

10/12/2015

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