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Trasferimento Vfp4, militari equiparati ai dipendenti pubblici

trasferimento Vfp4, militari in colonna, con tute mimetiche

Photo credit: Ministero Difesa on Visualhunt.com / CC BY-NC

Anche i militari Vfp4 possono ottenere il trasferimento al pari di un dipendente pubblico. A stabilirlo una sentenza del Consiglio di Stato. Scopri come ottenere un cambio di sede!

Trasferimento Vfp4

Il Consiglio di Stato ha recentemente dichiarato illegittimo il provvedimento di diniego alla richiesta di trasferimento avanzata da un Volontario in ferma prefissata, motivato unicamente dalla pretesa di inapplicabilità della disciplina dei trasferimenti speciali, quali il trasferimento ex art. art. 42bis D.lgs. n. 151 del 2001 e il trasferimento ex art. 33, comma 5, legge 104/1992, ai volontari in ferma prefissata per il semplice fatto di non essere dipendenti a tempo indeterminato.

In altre parole, il giudice ha equiparato i militari Vfp4 ai dipendenti pubblici, dichiando illegittimo il diniego al trasferimento di sede e confermando le leggi speciali anche ai militari in ferma prefissata.

La decisione dei giudici

Il Collegio ha ribaltato l’orientamento giurisprudenziale secondo il quale i benefici previsti da tali discipline possono essere applicati soltanto al personale in servizio permanete effettivo, legati, dunque, all’Amministrazione da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Tale orientamento, infatti, lederebbe la «clausola 4 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio […]intitolata “Principio di non discriminazione”, che al punto 1 così dispone: “Per quanto riguarda le condizioni di impiego, i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato comparabili per il solo fatto di avere un contratto o rapporto di lavoro a tempo determinato, a meno che non sussistano ragioni oggettive”[…] che tende ad estendere la tutela del lavoratore a tempo indeterminato in maniera da abbracciare anche i lavoratori a tempo determinato».

Ciò che si rileva è che « Il volontario in ferma prefissata, sebbene non sia titolare di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, non può essere considerato un soggetto estraneo alla compagine amministrativa[…] cosicché se è lecito da lui attendersi il pieno possesso dei requisiti soggettivi anzidetti ai fini della sua presa di servizio […] non può non assicurarsi in suo favore anche il rispetto delle prerogative previste dall’ordinamento per coloro che appartengono alla medesima compagine organizzativa sia pure in forma stabile» e ha ritenuto assimilabile la figura del VFP4 ai militari assunti a tempo indeterminato proprio in relazione al riconoscimento delle tutele previste ai fini familiari e assistenziali, tra le quali rientrano le richieste di trasferimento disciplinate dalle leggi speciali sopracitate (Consiglio di Stato, sentenza Sez. II, n.8051/2021 cfr. in tal senso anche Corte di giustizia dell’Unione Europea, Settima Sezione, Sentenza 3 giugno 2021).

Che cosa vuol dire Vfp4?

La sigla Vfp4 indica i volontari in ferma prefissata per 4 anni. Il Vfp4 è un militare delle forze armate italiane, e in particolare dei militari di truppa, che pertanto presta servizio per quattro anni nell’Esercito Italiano, nella Marina Militare o nell’Aeronautica Militare.

Possono partecipare ai concorsi per Vfp4, che vengono banditi una volta l’anno, soltanto coloro che sono stati Volontari in Ferma Prefissata per un anno (Vfp1) in servizio, anche in rafferma annuale o in congedo per fine ferma. Si entra con il grado di caporale e, a partire dal 18° mese di servizio, dopo la “valutazione caratteristica” si ha l’avanzamento al grado di caporalmaggiore.

Per partecipare al concorso, basta scaricare il bando e la domanda sul sito www.difesa.it. La domanda va compilata necessariamente on-line e inviata, entro il termine di scadenza previsto per ciascuna sessione.

Come si fa a diventare Vfp4?

Possono partecipare al concorso per Vfp4 i Vfp1 in possesso dei seguenti requisiti:

  • Cittadinanza italiana
  • Godimento dei diritti civili e politici
  • Aver compiuto il 18° anno di età e non aver superato il giorno del compimento del 30° anno di età
  • Possesso del diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex scuola media inferiore)
  • Non essere stati condannati per delitti non colposi e non essere imputati in procedimenti penali per delitti non colposi
  • Non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego in una Pubblica Amministrazione, licenziati dal lavoro alle dipendenze di Pubbliche Amministrazioni a seguito di procedimento disciplinare, ovvero prosciolti, d’autorità o d’ufficio, da precedente arruolamento nelle Forze Armate o di Polizia, a esclusione dei proscioglimenti a domanda e per inidoneità psico-fisica
  • Aver tenuto condotta incensurabile
  • Non essere stati sottoposti a misure di prevenzione
  • Non aver tenuto comportamenti nei confronti delle istituzioni democratiche che non diano sicuro affidamento di scrupolosa fedeltà alla Costituzione repubblicana e alle ragioni di sicurezza dello Stato
  • Idoneità psico-fisica e attitudinale per l’impiego nelle Forze Armate in qualità di volontario in servizio permanente, conformemente alla normativa vigente alla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
  • Esito negativo agli accertamenti diagnostici per l’abuso di alcool e per l’uso, anche saltuario od occasionale, di sostanze stupefacenti

Il concorso prevede una serie di prove che i candidati dovranno superare:

  • Prova scritta a carattere culturale, logico-deduttivo e professionale
  • Accertamento della lingua inglese
  • Prove di efficienza fisica, nell’ambito di ciascuna Forza Armata, con parametri differenziati per uomini e donne
  • Accertamento dell’idoneità psico-fisica e attitudinale
  • Valutazione dei titoli.

Quanto guadagna un Vfp4?

Forse non tutti sanno che il volontario in ferma prefissata non percepisce uno stipendio, bensì una paga che è giornaliera e non prevede tredicesime o altri benefit. Ed è per questo, ad esempio, che la paga varia di mese in mese a seconda dei giorni di servizio.

Nei primi due anni, quindi, la paga è giornaliera è pari a:

  • 37,36€ (imponibile Irpef);
  • 40,97€ (imponibile Indpap).

Dopo la rafferma biennale, la retribuzione diventa annuale, per un importo lordo di 18.176,68 euro (per dodici mensilità). In media comunque un Caporale (nei primi 18 mesi) percepisce uno stipendio netto che oscilla dai 1.050 ai 1.150 euro (a seconda delle tasse comunali). Dopo la rafferma biennale e con la nomina a 1° Caporale Maggiore, invece, la retribuzione aumenta fino ad arrivare a circa 1.400 euro netti.

Lo stipendio, inoltre, può variare in base ai ruoli speciali; ad esempio, per gli alpini ci sono circa 50 euro in più sullo stipendio mensile, mentre i paracadutisti circa 100 euro.

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20/03/2023

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