Il prossimo 19 Aprile, presso la prima sezione del Tar del Lazio, si svolgeranno le udienze aventi ad oggetto l’ultimo concorso interno per il reclutamento di 1400 vice ispettori della Polizia di Stato. I ricorsi, patrocinati dagli avvocati Francesco Leone e Simona Fell, coinvolgono centinaia di concorrenti che, sin dalla conclusione della prova scritta, hanno evidenziato il verificarsi di diverse anomalie. Mancanza di controlli, utilizzo di smartphone e smartwatch e, in generale, una diffusa disorganizzazione della selezione sono state le note dolenti che hanno caratterizzato la procedura.
La Commissione e le incongruenze del suo operato
Accanto a queste “disfunzioni” verificatesi durante il test, il vero colpo di scena c’è stato all’atto della pubblicazione della graduatoria di merito e la presa visione dei verbali di correzione. Ad infiammare gli animi dei candidati, infatti, è stata l’assoluta approssimazione con la quale sono stati corretti gli elaborati. Ad essere chiamata sul banco degli imputati è stata infatti la Commissione d’esame che, come evidenziato nei ricorsi, ha lavorato male formulando dei giudizi standard non aderenti, in molti casi, al valore scientifico dei temi. Ma c’è di più. Un’altra grande anomalia riguarda i tempi di correzione. Verbali alla mano, difatti, è stato appurato che il tempo di correzione medio di un elaborato è stato di soli 7 minuti. A questo punto la domanda è scontata, come fa una commissione composta da 5 persone a leggere, correggere e formulare un giudizio veritiero, su un tema giuridico, in soli 7 minuti?
Le anomalie statistiche attestate da “La Sapienza”
Ed ancora, altre anomalie sono state rilevate addirittura dal dipartimento di statistica dell’Università “La Sapienza” di Roma. In particolare, i ricercatori universitari hanno puntato il dito sulla distribuzione dei voti tra i concorrenti rilevando “l’impossibilità” statistica che la fase di correzione sia svolta in modo corretto. Ed infatti, afferma il Prof Polli “l’esame della distribuzione delle valutazioni degli elaborati ha evidenziato diverse anomalie:
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in primo luogo le osservazioni si concentrano prevalentemente su una gamma ristretta di valutazioni, determinando un singolare andamento della distribuzione delle valutazioni stesse, caratterizzato da multimodalità (presenza di più punti di massimo relativo) e asimmetria, mentre su grandi numeri tali caratteristiche non dovrebbero essere presenti;
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in secondo luogo, le anomalie si fanno via via più pronunciate a partire da un ben determinato valore soglia (da noi collocato in corrispondenza del voto 25) tanto da far discostare l’andamento della distribuzione empirica da quello di qualsiasi funzione di distribuzione teorica nota.
Abbiamo, quindi, tentato di fornire una spiegazione “logica” di tale evenienza: se il processo di valutazione si fosse incentrato su un solo criterio, e non sui 4 riportati nel verbale, sarebbe risultato alquanto complesso differenziare le valutazioni su una scala espressa in 50esimi, da qui la scelta da parte della commissione di avvalersi di una gamma “ristretta” a sole 7 valutazioni su un totale di 50 voti in astratto attribuibili. Tale congettura può essere agevolmente verificata esaminando, su un piano contenutistico, i giudizi sintetici attribuiti agli elaborati, attribuiti a parità di votazione”.
Dinnanzi a questo ulteriore “caso”, l’Amministrazione guidata dal Prefetto Pansa continua però a trincerarsi dietro un inappropriato “no comment”.
L’udienza del 19 Aprile al Tar Lazio
Ora la parola passa al Tar del Lazio che, il prossimo 19 Aprile, è chiamato a decidere sui ricorsi. Ai Giudici sarà chiesta una cosa assolutamente sensata: la ricorrezione degli elaborati da parte di una nuova Commissione. Il Presidente Panzironi, insieme agli altri membri del Collegio giudicante, avrà così l’opportunità di rendere giustizia a migliaia di poliziotti delusi dalla poca trasparenza del concorso.
Il nuovo concorso per la selezioni di 80 nuovi Commissari di P.S.
Il concorso per la selezione di 1400 nuovi Vice Ispettore non è la sola selezione che appare dubbia. Anche il nuovo concorso per il reclutamento di 80 nuovi Commissari di Polizia presenta delle evidenti storture nel bando. Per conoscere i punti critici di questa selezione clicca qui
Di seguito l’intervento dell’Avvocato Leone all’assemblea di “Tutela e Trasparenza” tenutasi a Milano lo scorso 7 Marzo. Nell’intervento si discute del concorso e delle storture della procedura.
16/04/2016