La scorsa settimana si sono svolte le prove per selezionare circa 3000 Navigator. Dalle vostre segnalazioni è emerso che in ogni test erano presenti due domande in inglese. La verifica della conoscenza di una lingua straniera però non era compresa tra le materie della prova.
L’articolo 7.2 dell’avviso pubblico per Navigator chiarisce infatti gli argomenti del test: “La prova di selezione consiste in un test con domanda a risposta multipla costituito da 100 domande così ripartite: 10 quesiti di cultura generale, 10 quesiti psicoattitudinali, 10 quesiti di logica, 10 quesiti di informatica, 10 quesiti sui modelli e strumenti di intervento di politica del lavoro, 10 quesiti sul reddito di cittadinanza, 10 quesiti sulla disciplina dei contratti di lavoro, 10 quesiti sul sistema di istruzione e formazione, 10 quesiti sulla regolamentazione del mercato del lavoro, 10 quesiti di economia aziendale. Il tempo complessivo a disposizione è di 100 minuti. In considerazione della necessità di svolgere più sessioni d’esame e al fine di preservare la par condicio, la trasparenza, l’imparzialità e il buon andamento della selezione, saranno predisposte prove d’esame distinte ed equivalenti per ciascuna sessione. Le domande che compongono le prove saranno estratte da un archivio di quesiti predisposti da un soggetto qualificato appositamente incaricato. Ciascun questionario sarà riprodotto con modalità casuale nell’ordine delle domande e delle risposte, in modo che ciascun candidato disponga di un questionario diverso”.
Pertanto chi ha risposto in maniera errata alle domande in lingua inglese e ha un punteggio di almeno 57,20 può aderire al ricorso. Altresì chi ha lasciato in bianco le caselle, non avendo subito alcuna penalizzazione, può aderire al ricorso se ha ottenuto almeno 58 punti.
Per segnalare ulteriori irregolarità clicca qui
Per comunicare con lo studio legale invia una mail a [email protected]
Vuoi ricevere le notizie direttamente nella tua mail? Clicca qui e iscriviti alla newsletter
24/06/2019