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Concorsi per diplomati e clausole escludenti: la laurea supera il diploma

Siamo alle solite: nonostante il Tar Lazio abbia già condannato l’università la Sapienza, la stessa ha indetto un nuovo concorso che esclude cui sia in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado acquisito con indirizzo generico.

Cosa è successo?

L’università la Sapienza ha indetto un bando di concorso aperto ai candidati in possesso di una diploma di maturità di scuola secondaria di secondo grado, indirizzo scienze applicate, o in possesso di un diploma settore informatico o telecomunicazioni. Da ciò ne deriva che i candidati diplomati in data antecedente all’entrata in vigore degli indirizzi specifici per le scuole secondarie vengono automaticamente esclusi dalla procedura concorsuale per mancanza dei requisiti del bando di concorso. A chi dunque è in possesso della maturità scientifica vecchio ordinamento, semplicemente perché si è diplomato prima, è preclusa la possibilità di partecipare alla procedura concorsuale solo perché in quel periodo il percorso formativo non era articolato in più indirizzi.

Ma vi e di più. Il bando prevede un’altra clausola escludente: “il titolo di laurea non assorbe il diploma”.
Pertanto chi ha una maturità scientifica semplice e una laurea in informatica, non potrà prendere parte ad una procedura concorsuale per l’assunzione di personale tecnico informatico. Un vero e proprio paradosso!

Le pronunce del Tar Lazio

Oramai la giurisprudenza si è espressa ritenendo illegittime le clausole dei bandi di concorso aperti a diplomati che prevedano in quanto risulta “non essere in alcun modo giustificata dalle peculiarità del posto messo a concorso, sia contraria a quel consolidato orientamento giurisprudenziale che in materia di concorsi pubblici ammette – salvo diversa disposizione espressa, assente nel caso de quo – l’assorbimento del titolo di studio inferiore in quello superiore allorché il secondo presupponga il primo e le sue materie di studio comprendano, con un maggiore livello di approfondimento, quelle del primo (in tal senso, ex multis, T.A.R. Abruzzo, L’Aquila, sez. I, 28 ottobre 2014 n. 733 e T.A.R. Sicilia, Catania, sez. IV, 25 maggio 2007 n. 886)“.

E ancora “È del pari del tutto privo di pregio il tentativo dell’amministrazione di giustificare la gravata determinazione evocando la previsione, nel relativo Ccnl, del diploma di scuola superiore quale titolo legittimante per l’accesso alla categoria C, posizione economica C1, alla quale la procedura concorsuale si riferisce, erroneamente interpretando il possesso di tale titolo non già – come è da ritenersi corretto – quale requisito minimo bensì, erroneamente, quale requisito esclusivo. Così opinando, infatti, si finirebbe per vietare ad un cittadino che vanti un diploma di laurea la possibilità di espletare funzioni per le quali sarebbe sufficiente la titolarità di un diploma di scuola superiore con l’effetto di privare, inspiegabilmente oltre che irragionevolmente, l’amministrazione di migliori e più compiute professionalità, in evidente spregio al principio di buon andamento amministrativo“.

Sono stato escluso perché il mio diploma non ha un indirizzo disciplinare specifico. Che fare?

La giurisprudenza pare oramai consolidarsi ritenendo illegittime le suddette clausole escludenti. Se anche tu sei stato escluso dalla partecipazione ad un concorso ovvero sei vincitore e non ti hanno assunto per mancanza dei requisiti inerenti allo specifico indirizzo del tuo diploma di maturità, non esitare a contattarci! Tuteleremo la tua posizione al meglio!

Per maggiori informazioni e per contattare il nostro staff legale, compila il form:



27/06/2022

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