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Demansionamento, azienda sanitaria condannata al risarcimento danni

demansionamentoErano state assunte con inquadramento professionale Categoria D, profilo Operatore professionale sanitario e figura di Infermiere, ma a causa di una strutturale carenza di personale, erano costrette a svolgere mansioni non inerenti la propria qualifica professionale, sopperendo di fatto alla mancanza di personale Oss e Ota. Poiché il demansionamento è perdurato negli anni, le infermiere si sono rivolte al Giudice del lavoro per ottenere la dovuta tutela. Oltre al risarcimento danno, il giudice ha condannato l’Azienda ospedaliera al ripristino di condizioni di lavoro idonee.

Negli  ultimi anni, infatti, le infermiere, avevano svolto quotidianamente anche le attività di igiene dei pazienti, di portantinaggio, di trasporto dei prelievi bioptici al punto di raccolta, di pulizia degli ambienti e dei pavimenti delle sale, di riordino e rifornimento della farmacia, di detersione manuale degli strumenti di sala, di disinfezione dell’attrezzatura, nonché le attività di accettazione dei pazienti e di segreteria come l’archiviazione e catalogazione dei referti, tutte mansioni inferiori rispetto al loro inquadramento professionale.

“Per quanto riguarda la domanda delle ricorrenti inerente il danno esistenziale dalle stesse asseritamene subito, nel corso degli anni in cui sono state costrette a svolgere in via di fatto e sistematicamente, le sopra dette mansioni a contenuto inferiore e gravemente inferiore, osserva il Tribunale che appare provata l’esistenza e la verificazione di un danno c.d. esistenziale, in capo alle ricorrenti medesime, sulla base della lunga durata nel tempo e della quotidianità dello svolgimento di mansioni inferiori, e della elevata qualificazione specialistica delle ricorrenti, sia in relazione al titolo di studio che in relazione al concreto bagaglio professionale posseduti, che hanno necessariamente determinato un vissuto di disagio quotidiano”.

Pertanto il giudice ha riconosciuto un risarcimento danno simbolico di 5mila euro per ciascuna ricorrente, e condannato l’Azienda ospedaliera al ripristino di condizioni di lavoro idonee, oltre ad evitare alle ricorrenti la necessità dello svolgimento continuativo e capillare delle sopra indicate mansioni inferiori.

Se hai subito un demansionamento e sei costretto a svolgere attività inferiori rispetto al ruolo ricoperto, contatta il nostro studio e fai valere i tuoi diritti! Per comunicare con il nostro staff legale invia una mail a [email protected]

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30/09/2019

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